La maggioranza sta cercando di ridurre il numero di emendamenti alla legge di bilancio, limitando i segnalati a 600 testi: 250 dalla maggioranza, 320 dalle opposizioni e 30 dal gruppo Misto, per consentire un processo rapido in Commissione e portare il testo in Aula a partire dal 16 dicembre. Dei 4.500 emendamenti presentati, oltre 1.200 provengono dalla maggioranza. Il termine per l’indicazione dei segnalati è stato posticipato a mercoledì 20. Sebbene l’impianto principale della manovra sia sostanzialmente fissato, ci sono ancora alcuni punti da discutere, come la presenza di revisori del Mef nelle aziende che ricevono aiuti statali, l’ammontare delle pensioni minime, l’esclusione delle forze dell’ordine dal blocco temporaneo del turnover nella Pubblica Amministrazione e la web tax.
Oggi, il governo ha avuto un incontro con le associazioni datoriali. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che l’Italia si trova in una posizione migliore rispetto ad altri Paesi europei nel presentare la legge di bilancio e ha enfatizzato l’importanza di investire i fondi del PNRR entro il 2026. Le associazioni hanno riscontrato sia aspetti positivi che negativi nell’analisi del testo. Maurizio Tarquini, direttore generale di Confindustria, ha commentato: “È stata una riunione proficua. Siamo ottimisti riguardo all’Ires premiale”. Riguardo al fondo automotive, si discute di un eventuale ripristino parziale dopo una riduzione di 4,6 miliardi.
La premier Giorgia Meloni ha dichiarato che la manovra è “ispirata al buon senso e al pragmatismo”, sostenendo le imprese e il potere d’acquisto delle famiglie. Le opposizioni, dal canto loro, hanno presentato i loro emendamenti, focalizzando su sanità, lavoro, scuola, diritti e politiche di sviluppo. Elly Schlein, segretaria del PD, ha delineato cinque priorità, tra cui la difesa della sanità pubblica. Giuseppe Conte, presidente del M5s, ha criticato Meloni, paragonandola a un mago e denunciando tagli al Sud.
Parallelamente, il testo del Dl Fiscale avanzano in Senato, con misure che riguardano anche la legge di bilancio. Un emendamento della Lega propone di estendere lo sconto del canone Rai, mentre il governo annuncia un ampliamento dei beneficiari del bonus di 100 euro a Natale, passando da poco più di un milione a oltre quattro milioni e mezzo di contribuenti.