Marco Masini, entusiasta del suo ritorno sulla scena musicale con il nuovo album “10 Amori”, si racconta in un’intervista. Disponibile dal 4 ottobre, quest’album segna il suo primo lavoro dopo sette anni. Masini, che ha recentemente compiuto 60 anni, si presenta con un nuovo look e con la voglia di riconnettersi con il pubblico, richiamando sonorità degli anni ’90, ma con un occhio all’elettronica contemporanea.
Il titolo dell’album, “10 Amori”, riflette il desiderio dell’artista di esplorare vari aspetti dell’amore, un tema centrale nella sua vita e nella sua musica. “Ho scelto dieci amori significativi che hanno influenzato non solo la mia vita, ma anche quella di molti che sono cresciuti negli anni ’90”, spiega. La musica, secondo Masini, deve raccontare la realtà e la sua evoluzione, abbracciando la crudeltà e la bellezza dell’esperienza umana.
Uno dei brani più evocativi dell’album è “Due fidanzati”, in cui Masini descrive una scena toccante di due anziani che si tengono per mano, un’immagine che lo ha colpito profondamente. Questa narrazione si ricollega al suo vissuto familiare, mettendo in evidenza come l’amore possa resistere nel tempo, superando le difficoltà.
Masini considera la sua missione come cantautore quella di unire le generazioni e dare voce all’esperienza umana attraverso la musica. “L’arte ha il dovere di rappresentare la vita” afferma, sottolineando l’importanza della curiosità e della scoperta, anche dei cambiamenti che la vita può portare.
Riflettendo sulla musica contemporanea, Masini esprime apprezzamento per nuovi artisti come Fulminacci e Calcutta, affermando di non avere pregiudizi nei confronti di generi o epoche. La sua carriera lo ha visto attraversare diverse fasi musicali, dal classico al moderno, e continua a scrivere nuove canzoni, convinto che la musica italiana abbia un futuro luminoso.
In vista della pubblicazione dell’album, Masini annuncia anche un tour nel 2025, promettendo di riportare il pubblico a vivere l’atmosfera degli anni ’90 attraverso sonorità rinnovate. “Voglio che le persone chiudano gli occhi e tornino indietro nel tempo”, conclude, mostrando entusiasmo e desiderio di connessione con il suo pubblico.