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martedì, Ottobre 8, 2024
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Maria Rosaria Boccia: ‘La mia vita è stata sconvolta, non ho mai pagato per nulla’

La controversia che coinvolge il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e la presunta collaboratrice Maria Rosaria Boccia continua a suscitare polemiche. In una lettera inviata a La Stampa, Sangiuliano ha precisato che la Boccia era stata identificata per un incarico non retribuito, ma il processo amministrativo non si è concluso e, di conseguenza, non sono stati spesi fondi ministeriali. Boccia ha immediatamente risposto sui social, affermando di non aver mai ricevuto compensi, dichiarando che le spese sostenute erano sempre state rimborsate dal ministero.

La questione è emersa negli ultimi giorni in merito a una presunta consulenza di Boccia al Ministero della Cultura e alle sue apparizioni pubbliche accanto al ministro. In risposta alle affermazioni di Sangiuliano, la Boccia ha utilizzato storie su Instagram per esprimere le proprie precisazioni, incluse le domande sui presunti conflitti di interesse che il ministro ha menzionato. Boccia ha chiesto quando sarebbero stati riscontrati questi conflitti, sottolineando la presenza del capo di Gabinetto in remoto durante una riunione estiva e chiedendo chiarimenti su quali conflitti possano essere esistiti.

Boccia ha anche messo in dubbio l’assenza di una sua nomina, suggerendo che la richiesta di chiarimenti su questo punto sembrasse provenire da una voce femminile. Rispondendo a critiche sulle sue presenze alle riunioni del G7, Boccia ha controbatte sottolineando che le riunioni operative e gli scambi di informazioni avvenivano effettivamente. Ha pubblicato anche screenshot di email relative a progetti ministeriali.

La sua risposta include anche selfie sorridenti, accompagnati dalla canzone “La Verità” di Vasco Rossi, sottolineando l’importanza di riconoscere e ammettere gli errori. Di fronte al silenzio del ministro, Boccia ha definito la reazione come una “toppa peggio del buco”, affermando che le uniche persone colpite dalla situazione sono lei e la sua famiglia.

Ha espresso indignazione per le etichette e le false affermazioni pubblicate da alcuni media, dichiarando di non aver ricevuto scuse né dai giornalisti né da chi l’ha coinvolta nella controversia. Infine, ha richiesto che i giornalisti e i fotografi non frequentino i negozi della sua famiglia, desiderando che possano lavorare in serenità.

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