“Addio Marx. Bye bye Karl” è il nuovo libro di Elly Schlein, che ha scatenato un vivace dibattito sull’evoluzione della sinistra in Italia. Pubblicato sotto il titolo “L’imprevista. Un’altra visione del futuro” da Feltrinelli, il libro è un dialogo tra Schlein e la giornalista Susanna Turco, in cui si ripercorre il recente viaggio della segreteria del Partito Democratico (Pd) attraverso il Paese. La pubblicazione ha sollevato discussioni, con alcuni critici che sostengono che rappresenti una definitiva transizione del Pd, da partito dei lavoratori a partito dei diritti, abbandonando ideologie tradizionali in favore di temi come il woke, i diritti LGBTQ+ e il multiculturalismo.
Alessandro Gnocchi, un noto critico, osserva che la sinistra ha perso di vista la lotta di classe, mentre la Schlein punta a un “viaggio di ricucitura” del Paese, cercando di affrontare le disuguaglianze. Durante la presentazione del libro a Roma, molti esponenti della politica si sono radunati per supportare Schlein, evidenziando la dimensione di unità del partito.
La schiena critica nei confronti del libro si concentra sull’assenza di riferimenti all’economia e al sociale, temi che vengono considerati subordinate rispetto ai diritti di genere e all’ambientalismo. I detrattori rimarcano che il nuovo corso del Pd è caratterizzato da una visione “woke”, con attenzione ai temi sociali più che a quelli economici. Inoltre, l’autobiografia presente nel libro suscita interrogativi su chi sia il nuovo elettore del Pd, in un contesto politico in costante mutamento.
Schlein ha identificato un chiaro punto di svolta nella sua carriera politica, evidenziando come un discorso di inclusione l’abbia portata a ottenere il consenso delle nuove generazioni, in particolare delle donne e della comunità LGBTQ+. Il suo progetto futuro, anticipato nelle feste dell’Unità di Ferrara e Bologna, si concentra su temi controversi come la cittadinanza e le leggi associate agli immigrati.
Infine, l’uscita del libro avviene in un momento cruciale, con l’imminente campagna elettorale per le regionali, mirando a mobilitare gli astenuti, che rappresentano oltre il 50% degli aventi diritto. Indipendentemente dalle critiche o dai consensi, il libro sta generando la risonanza attesa, contribuendo al dibattito sull’identità e il futuro della sinistra italiana.