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mercoledì, Novembre 6, 2024
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Mazza conclude l’anno dell’Italia come Ospite d’Onore

Si è conclusa oggi la 76esima edizione della Buchmesse di Francoforte, durante la quale l’Italia ha ricoperto il ruolo di Paese Ospite d’Onore, cedendo ora il testimone alle Filippine. La cerimonia di passaggio si è svolta nel Padiglione Italia, progettato da Stefano Boeri interiors, e il Commissario straordinario Mauro Mazza ha celebrato il successo dell’evento, sottolineando l’importanza di non sprecare questa opportunità. Mazza ha dichiarato: “Ce l’abbiamo fatta e l’abbiamo portata a casa”, evidenziando il momento significativo per il Paese e l’impegno profuso per presentare al meglio la cultura italiana.

L’anno di preparazione ha portato a risultati straordinari, con quasi 40.000 visitatori in cinque giorni, di cui 8.000 giornalmente. Mazza ha descritto l’incanto provato da chi ha visitato il Padiglione, dove studenti, visitatori, delegazioni e scolaresche hanno potuto ammirare la bellezza di libri e mostre, passeggiando sotto i portici. Le Filippine assumeranno ora il ruolo di Ospite d’Onore, avendo l’Italia fatto da apripista. Mazza ha parlato del viaggio culturale intrapreso, paragonandolo a un’odissea in cui si è lavorato silenziosamente, ispirati a Ulisse, per offrire un’immagine della cultura italiana ricca di contrasti: una nazione caotica e confusionaria, ma anche affascinante.

L’approccio ha unito cultura alta e tradizione popolare, con un focus sul valore del confronto tra diverse visioni, tra autori, intellettuali e rappresentanti religiosi. Questo dialogo è stato definito fondamentale per arricchire la cultura e alimentare il rispetto reciproco. Mazza ha ribadito l’importanza dell’apertura rispetto alla censura e dell’ascolto contro l’intolleranza, sottolineando come le culture in dialogo possano combattere il pensiero unico.

Con il passaggio alle Filippine e la futura capitale europea della cultura 2025, Gorizia Nova Gorica, Mazza ha espresso fiducia che questa eredità di unione culturale continuerà. La conclusione del suo intervento ha ribadito il messaggio di sfida e successo: “Ce l’abbiamo fatta, l’abbiamo portata a casa”, lanciando un forte auspicio per il futuro della cultura condivisa a livello globale.

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