Si è concluso ieri un incontro tra la premier italiana Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orban, della durata di circa un’ora e mezza, presso Palazzo Chigi. Questo incontro segue una precedente riunione avvenuta a Budapest quattro settimane fa. Durante la visita, Orban ha elaborato sui temi della competitività, sottolineando l’importanza dell’adozione della dichiarazione di Budapest. Entrambi i leader hanno espresso miglioramenti nei rapporti commerciali, con un valore degli scambi che ha raggiunto i 14 miliardi di euro nel 2023, e hanno manifestato l’intenzione di rafforzare ulteriormente gli investimenti e il commercio, specialmente nei settori delle infrastrutture e dell’energia.
Nel corso dell’incontro, Meloni e Orban hanno discusso anche della situazione geopolitica attuale, inclusa la situazione in Medio Oriente e il supporto a una pace duratura in Ucraina, con particolare attenzione alla ricostruzione in preparazione della Conferenza di recupero dell’Ucraina, prevista in Italia nel luglio 2025. Hanno inoltre confermato di voler continuare la cooperazione in ambito NATO, in particolare supportando un battaglione multinazionale guidato dall’Ungheria.
È stato anche affrontato il tema della migrazione irregolare. Meloni e Orban hanno auspicato un rafforzamento della cooperazione con i Paesi di origine e transito per affrontare le cause profonde della migrazione e combattere il traffico di esseri umani. È emersa la necessità di un quadro giuridico aggiornato per accelerare i rimpatri dall’Unione Europea, enfatizzando l’importanza di definire chiaramente i Paesi di origine sicuri.
All’esterno di Palazzo Chigi, si è tenuto anche un sit-in di protesta da parte dei parlamentari del partito +Europa, che hanno esposto cartelli contrari al modello ungherese e alla presenza di Orban, evidenziando le preoccupazioni verso le pratiche democratiche in Ungheria.
Orban ha anche avuto un breve incontro con Papa Francesco in Vaticano, durante il quale hanno scambiato doni, con il Papa che ha omaggiato il primo ministro con un’opera in terracotta e Orban che ha donato una copia della “Vita di Gesù Cristo” e una cartina della Terra Santa.