Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, ha partecipato a Tripoli al business forum Italia-Libia, evento che si svolge in Libia dopo oltre 10 anni. Questa è la quarta visita di Meloni in Libia dall’inizio del suo mandato, a conferma dell’impegno a rafforzare le relazioni economiche tra i due Paesi. Durante un incontro nel maggio precedente, Meloni e il primo ministro libico Dabaiba avevano concordato di organizzare questa manifestazione.
La collaborazione tra Italia e Libia non riguarda solo l’economia, ma include anche il dossier migratorio, un tema importante per l’Italia. Si prevede una cooperazione per sviluppare partenariati equi, seguendo il Piano Mattei per l’Africa e le direttive del Processo di Roma e del Trans-Mediterranean Migration Forum. Meloni ha sottolineato che il governo italiano sostiene gli sforzi delle Nazioni Unite per promuovere un processo politico che conduca alla riunificazione delle istituzioni libiche, considerato il rapporto con la Libia una priorità per l’Italia e l’Europa.
Nel forum, Meloni ha annunciato il ritorno dei collegamenti aerei tra Italia e Libia tramite Ita Airways a partire da gennaio 2025, evidenziando il fatto che l’Italia sia stata la prima nazione occidentale a revocare le restrizioni sui viaggi d’affari in Libia. Sono stati firmati otto accordi durante l’evento, tra cui una ‘letter of Acceptance’ per i lotti dell’autostrada costiera, che segna l’accettazione formale da parte dell’autorità libica dell’azienda italiana Todini.
Il business forum ha visto una significativa partecipazione di rappresentanti imprenditoriali italiani e libici, suddivisi in quattro tavoli settoriali: energia, pesca e agroindustria, sanità e farmaceutica, infrastrutture e design. Inoltre, si è discusso delle forme di supporto pubblico offerte alle aziende italiane che desiderano investire in Libia.
Meloni ha avuto anche un incontro bilaterale con Dabaiba, durante il quale hanno discusso della cooperazione bilaterale in crescita. È stata enfatizzata la necessità di intensificare gli sforzi per combattere il traffico di esseri umani e di rafforzare la collaborazione con i Paesi di origine e transito. Entrambi i leader hanno espresso l’intenzione di lavorare insieme per creare partenariati con le Nazioni africane nell’ambito dei progetti avviati dal Piano Mattei per l’Africa.