Essere patrioti e sovranisti, secondo il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, significa compromettere la sicurezza nazionale. Patuanelli denuncia la vendita di asset strategici, come i pezzi di sicurezza nazionale a Elon Musk, la rete TIM agli americani di KKR e la compagnia aerea di bandiera ai tedeschi. Inoltre, critica la privatizzazione di Poste Italiane. Queste azioni riflettono una strategia governativa che mira a incassare almeno 20 miliardi di euro fino al 2026, vendendo i “gioielli di famiglia”. Patuanelli sostiene che questa tendenza porterà alla svendita di ulteriori beni nel prossimo biennio.
Il capogruppo del M5S esprime preoccupazione sulla direzione economica del governo, accusando l’esecutivo di non avere a cuore la crescita economica e sociale del Paese. Secondo lui, l’unico obiettivo di coloro che si definiscono patrioti è raccogliere fondi immediatamente, senza una visione strategica e geopolitica a lungo termine, né una politica industriale adeguata. Patuanelli avverte che il governo sembra più interessato a trasmettere la responsabilità delle proprie azioni a terzi, piuttosto che affrontare i problemi con una strategia chiara.
In conclusione, l’affermazione di Patuanelli mette in luce come, a suo avviso, l’Italia stia diventando uno Stato vassallo, alle dipendenze di potenze straniere, mentre il governo gode di lodi da enti finanziari e media internazionali e sovranazionali. La critica si concentra sulla mancanza di un progetto concreto per il futuro del Paese, mettendo in evidenza come le scelte attuali possano compromettere l’indipendenza economica e politica dell’Italia. Il messaggio è chiaro: senza una visione strategica, il Paese rischia di perdere il controllo sulle proprie risorse e sulla propria sicurezza nazionale nell’immediato futuro.
