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lunedì, 6 Gennaio, 2025
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Meno incidenti stradali a Capodanno, ma l’Asap ha dubbi

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, esprime soddisfazione per il nuovo Codice della strada, affermando che ha contribuito a “salvare vite” durante le festività di Capodanno. Secondo Salvini, il numero di incidenti è diminuito, passando da 482 nel 2022 a 429 nel 2023. Inoltre, nei primi 15 giorni dalla sua attuazione, i decessi sono calati del 25%, da 67 a 50. Il ministro sostiene che le polemiche intorno alla nuova normativa non sono giustificate e che il suo obiettivo principale rimane la sicurezza stradale.

Tuttavia, l’Associazione sostenitori polizia stradale (Asaps) contesta l’ottimismo del ministro, affermando che gli incidenti mortali non sono diminuiti e che i dati forniti da Salvini si riferiscono solo a quelli rilevati da Polstrada e Carabinieri, coprendo solo il 34% degli incidenti. Il presidente dell’Asaps, Giordano Bisenzi, sottolinea che, tenendo conto delle fonti municipali, il numero delle vittime è significativamente più alto, indicando almeno 111 morti sulle strade italiane. Le statistiche mostrano che dal 14 dicembre 2024 all’1 gennaio 2025, ci sono stati 134 decessi in 125 incidenti mortali, un incremento rispetto ai 131 morti nel medesimo periodo del 2023.

Il presidente dell’Asaps critica la valutazione prematura delle nuove misure, insistendo che serve un monitoraggio a lungo termine e dati completi per una valutazione accurata. Per quanto riguarda i controlli, durante Natale e Capodanno, sono state impiegate 27.200 pattuglie della Polizia e dei Carabinieri, con 12.040 violazioni al Codice della strada accertate, includendo infrazioni per velocità e uso delle cinture di sicurezza. Complessivamente, sono stati decurtati punti patente e ritirate patenti di guida.

Tuttavia, l’opposizione critica questo ottimismo, sostenendo che il governo stia utilizzando la situazione a scopo propagandistico, mentre il nuovo codice non affronta adeguatamente le questioni di prevenzione e infrastrutture. Alcuni esponenti sollecitano un’analisi più seria e longitudinale, mentre l’associazione Coscioni nota che le pattuglie impiegate hanno arrestato poche persone per guida in stato di ebbrezza.

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