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lunedì, 6 Gennaio, 2025
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Meno Malware, Maggiore Ransomware: L’Evoluzione del Crimine Informatico

Nel 2024, il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) ha affrontato circa 12 mila attacchi informatici significativi, emettendo oltre 59.000 alert per prevenire e contrastare minacce ai sistemi informatizzati di interesse nazionale. Questo è quanto riportato nel Report annuale della Polizia postale e per la sicurezza cibernetica. Il Cnaipic funge da punto di contatto nazionale e internazionale per il monitoraggio e la gestione degli eventi di sicurezza cibernetica, gestendo anche 63 richieste di cooperazione internazionale, che hanno condotto all’identificazione e denuncia di 178 persone coinvolte in attività criminose.

Secondo gli autori del Report, le metodologie criminali mostrano una significativa incidenza di attacchi ransomware e DDoS, mirati a infrastrutture pubbliche, nazionali e territoriali, con particolare attenzione alle pubbliche amministrazioni locali, come Comuni e Aziende sanitarie, e alle aziende che forniscono servizi essenziali in vari settori, tra cui Trasporti, Finanze, Sanità e Telecomunicazioni. È emerso che, oltre a una matrice criminale, è presente anche un’origine associata ad attori statali, in relazione al contesto geopolitico internazionale.

Nel 2024, il Cnaipic si è trovato a gestire eventi di grande rilevanza, tra cui il G7 che si è svolto in Puglia dal 13 al 15 giugno. Rispetto all’anno precedente, si è registrato un incremento del 38% negli attacchi diretti contro infrastrutture critiche e pubbliche amministrazioni locali, con 1.533 attacchi identificati. Questo fenomeno è stato aggravato dalla difficile situazione geopolitica, principalmente a causa dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente, in cui gli autori operano spesso da Paesi dove la cooperazione internazionale è complicata.

Analizzando le modalità di attacco, si nota una diminuzione del 30% negli attacchi DDoS, mentre quelli ransomware sono aumentati del 18%. Inoltre, si è assistito a una riduzione del 46% nel numero di malware, mentre altre tecniche di hacking hanno visto un incremento del 46%. Questi dati evidenziano un’evoluzione nel panorama delle minacce cibernetiche, complicata da fattori geopolitici e dalle nuove strategie adottate dai criminali informatici.

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