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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Meno nuvole, meno riflesso: un caldo senza precedenti per la Terra

L’aumento record delle temperature globali nel 2023 è attribuito, almeno in parte, alla minore capacità della Terra di riflettere la luce solare, derivante dalla drastica riduzione delle nubi a bassa quota. Questo fenomeno è stato studiato dal gruppo di ricerca guidato dal climatologo Helge Goessling, del Centro Helmholtz per la ricerca polare e marina in Germania, e pubblicato sulla rivista Science. Le temperature medie globali hanno superato di quasi 1,5 gradi quelle dell’epoca preindustriale, e oltre all’influenza di El Niño e ai gas serra antropogenici, sono stati considerati altri fattori, come l’aumento dell’attività solare e l’emissione di vapore acqueo dalle eruzioni vulcaniche.

Nonostante queste considerazioni, rimane un incremento di 0,2 gradi di riscaldamento senza spiegazione chiara. Secondo Goessling, questo è uno degli attuali interrogativi più discussi nel campo della ricerca sul clima. I ricercatori hanno esaminato dati satellitari della NASA e del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (Ecmwf) dal 1940, identificando che il 2023 ha registrato il valore più basso di albedo planetario, cioè la percentuale di radiazione solare riflessa dalla Terra. Questo calo dell’albedo sarebbe responsabile di un aumento di temperatura di 0,2 gradi, parzialmente spiegabile con la riduzione dei ghiacci polari. Tuttavia, i modelli indicano che il fenomeno è principalmente collegato alla diminuzione delle nubi a bassa quota, che normalmente raffreddano l’atmosfera, a differenza delle nubi alte, che contribuiscono al riscaldamento.

Dunque, il brusco calo delle nubi a bassa quota, in particolare nelle medie latitudini dell’emisfero nord e ai tropici, sembra giocare un ruolo cruciale nel riscaldamento globale attuale. La ricerca continua a indagare questo aspetto, evidenziando l’importanza di comprendere il comportamento delle nubi e il loro impatto sul clima. In conclusione, il 2023 potrebbe segnare un punto di riferimento nell’analisi delle dinamiche climatiche, grazie a questa nuova comprensione della riduzione delle nuvole e del suo effetto sulle temperature globali.

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