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domenica, 24 Novembre, 2024
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Mic e Mollicone: L’Intervista di Report sui Social

Il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, ha recentemente risposto a delle accuse mosse dalla testata Report, segnalate da Repubblica, riguardo alla sua attività istituzionale. Mollicone ha espresso il suo dispiacere per le illazioni false che circolano e ha difeso il professionista Fabrizio Russo, noto gallerista e curatore di mostre, sottolineando la sua competenza nel settore dell’arte. Ha chiarito di averlo incontrato solo in relazione a iniziative sulla regolazione del mercato dell’arte, in particolare riguardo alla necessità di adeguare l’aliquota IVA.

Mollicone ha rimarcato il suo impegno per la cultura, citando l’avvio di diverse proposte di legge, tra cui ‘Italia in scena’ e modifiche all’aliquota IVA sui beni d’arte. Ha dichiarato che qualsiasi distorsione delle sue parole o del suo operato sarà perseguita legalmente. Inoltre, ha sostenuto che le mostre organizzate non sono esclusivamente riconducibili al governo Meloni, ma al ministero della Cultura, sottolineando l’importanza di valorizzare il Futurismo, un movimento culturale che ha avuto un impatto mondiale dal 1911 ad oggi.

Nel contesto della mostra sul Futurismo, prevista per dicembre alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma, Mollicone ha elogiato il Futurismo come parte integrante della creatività italiana. Ha anche commentato la decisione di rimuovere il co-curatore Alberto D’Ambruoso dall’incarico, affermando di non averlo mai incontrato e igiustificando tale decisione con la necessità di garantire alti standard qualitativi.

Mollicone ha anche accennato alla questione dei prestiti di opere d’arte, ammettendo che il taglio di questi prestiti è stato inevitabile per motivi economici, e ha ribadito di non essere intervenuto sulle curatele e i prestiti. Ha parlato dell’importanza delle transazioni d’arte e della necessità di una riduzione dell’aliquota IVA al 5% sulle stesse, comparando la situazione italiana con quella di Francia e Germania, dove tali misure sono già state adottate, causando spostamenti di gallerie e mercanti d’arte verso questi paesi.

In sintesi, Mollicone ha difeso la sua attività e quella dei professionisti del settore, pongono l’accento sulla valorizzazione della cultura e dell’arte italiana.

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