Momento complicato per il Milan, attualmente settimo in classifica e distante 12 punti dalla prima, una situazione che si avvicina al fallimento. La stagione sembra già compromessa e la corsa alla Champions è ora l’unico obiettivo realmente alla portata della squadra. La responsabilità viene in gran parte attribuita all’allenatore Fonseca, nonostante goda ancora della fiducia della dirigenza. Tuttavia, il suo futuro è in bilico; la partita di Champions contro la Stella Rossa rappresenta un’importante opportunità per mantenere la panchina, poiché una nuova sconfitta potrebbe avvicinarlo ulteriormente all’esonero.
A inizio stagione, la vittoria nel derby era stata fondamentale per mantenere Fonseca al suo posto, ma ora la situazione appare molto diversa e la pressione aumenta. Ulteriori risultati negativi non sono tollerabili e potrebbero portare a conseguenze drastiche, non solo per l’allenatore ma anche per la società nel suo complesso.
Oltre all’allenatore, secondo ‘Repubblica’, ci sono voci di un possibile cambio di proprietà entro febbraio 2025, in seguito ai debiti con il fondo Elliott, a cui RedBird deve restituire oltre 600 milioni di euro. Gerry Cardinale, l’attuale proprietario, potrebbe cedere la maggioranza del club, mantenendo solo una quota ridotta. L’uscita di Cardinale potrebbe avere effetti diretti anche sullo staff tecnico, in particolare su Zlatan Ibrahimovic, suo consulente, la cui figura diventerebbe superflua senza la guida di Cardinale.
In caso di vero e proprio ribaltone, il Milan potrebbe intraprendere una vera rivoluzione, con possibilità di ingaggiare un nuovo allenatore, dato che nomi come Allegri e Sarri sono disponibili. Ciò segnerebbe l’inizio di una nuova era per il club, con nuove ambizioni e un’altra strategia per risalire la china dopo un avvio di stagione difficile.
Prima di qualsiasi cambiamento, però, la squadra deve affrontare immediatamente le sfide sul campo, con l’obiettivo di ritrovare la continuità attraverso vittorie cruciali, a partire dalla sfida contro la Stella Rossa e una successiva contro il Genoa. La possibilità di deviazioni drastiche nella dirigenza del club unite a un rendimento poco soddisfacente costituiscono un terreno instabile e incerto per il futuro del Milan.