Si è svolto a Milano un corteo contro la guerra e il ddl Sicurezza, che ha visto la partecipazione di circa 4.000 manifestanti. Il raduno ha avuto luogo in largo Cairoli e, dopo aver attraversato il varco della zona rossa in via Santa Margherita, non si sono registrati casi di particolare tensione. Tuttavia, si segnala un episodio di vandalismo: su una vetrina di una banca è stata scritta la frase “Gino Libero”, in riferimento a un antagonista vicino a Ilaria Salis, arrestato in Francia per le manifestazioni di Budapest.
All’arrivo nel punto di raccolta a Cairoli, i partecipanti hanno esposto uno striscione sulla statua equestre con la scritta “A pieno regime, no Ddl paura”, esprimendo il loro dissenso nei confronti del governo Meloni, accusato di non rappresentarli. Durante la manifestazione, è stato lanciato un appello per una manifestazione nazionale a Roma contro il ddl Sicurezza, fissata per il 14 dicembre.
Nel corso del corteo, si sono verificati alcuni momenti di tensione, soprattutto in via Santa Margherita, vicino al Teatro alla Scala, dove i manifestanti hanno lanciato petardi, acceso fumogeni e tentato di spingere alcune delle transenne che delimitano la zona rossa presidiata dalle forze dell’ordine. Nonostante questi episodi, l’affluenza e l’organizzazione del corteo sono stati comunque significativi, dimostrando un forte sentimento di opposizione verso il ddl e le politiche del governo attuale.
Il clima generale della manifestazione era quello di una protesta pacifica ma determinata, con gli organizzatori e i partecipanti che volevano esprimere la loro contrarietà alle misure di sicurezza considerate oppressive. Nonostante le manifestazioni di disagio e le azioni provocatorie, il corteo si è mosso senza significativi scontri diretti con le forze dell’ordine, evidenziando una certa capacità di mantenere il controllo della situazione.