A partire dal primo gennaio, a Milano sarà vietato fumare all’aperto. Questo nuovo divieto fa parte del Regolamento per la Qualità dell’Aria approvato nel 2020 dal Consiglio Comunale e sarà applicato in tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all’aperto, a meno che non si riesca a mantenere una distanza di 10 metri da altre persone. La misura è destinata a estendersi, dal 1° gennaio 2025, a tutte le aree pubbliche, comprese le strade, escludendo solo le aree isolate dove si può rispettare la distanza richiesta.
Attualmente, il divieto riguarda solo i prodotti del tabacco, mentre l’uso di sigarette elettroniche è permesso. L’assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi, ha sottolineato che questa iniziativa mira a sensibilizzare la popolazione per scoraggiare stili di vita dannosi non solo per i fumatori, ma per tutti. Secondo dati di Arpa Lombardia, il fumo di sigaretta contribuisce per il 7% alle emissioni di polveri sottili, un problema significativo per la qualità dell’aria.
Il provvedimento, come ha spiegato Grandi, punta a migliorare sia la salute individuale che il benessere collettivo. Ogni comportamento individuale può influire sulla qualità dell’aria della città. L’assessora ha dichiarato di essere pronta a cambiare le proprie abitudini in quanto, da fumatrice, è consapevole della necessità di questo cambio culturale. Riconosce che far rispettare il divieto non sarà immediato, ma è convinta dell’importanza di questa misura per avviare un cambiamento significativo.
Grandi ha espresso soddisfazione per il sostegno ricevuto da parte del mondo scientifico per questa iniziativa e ha auspicato che la comunità scientifica possa contribuire attivamente alla sensibilizzazione sui danni del fumo. In conclusione, il divieto di fumo a Milano rappresenta un passo importante nella lotta contro l’inquinamento atmosferico e una chiamata all’azione per migliorare la salute pubblica e ambientale della città, promuovendo stili di vita più sani tra i cittadini.