La notizia dell’invio di una busta contenente proiettili all’avvocato Giovanni Caruso, legale di Filippo Turetta, ha suscitato grande preoccupazione. Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha definito questo gesto come “profondamente inquietante e inaccettabile per una società civile”. Ha sottolineato che ogni forma di intimidazione e violenza, anche quella simbolica, deve essere condannata senza esitazione.
Cecchettin ha proseguito affermando che la giustizia deve seguire il suo corso in un clima di rispetto e serenità. Secondo lui, atti come quello inviato all’avvocato Caruso non costituiscono un segno di solidarietà verso le vittime, ma al contrario possono oscurare la serietà del lavoro che stanno portando avanti nella Fondazione Giulia Cecchettin. Ha evidenziato che solo attraverso il rispetto di questi principi si può aspirare a costruire una società più giusta e umana.
Il padre di Giulia ha poi espresso piena solidarietà all’avvocato Caruso e ha auspicato che le autorità chiariscano rapidamente questo grave episodio. Ha esortato tutti a impegnarsi nella promozione di valori come rispetto, pace e dialogo, anche nei momenti più difficili e di dolore. Cecchettin ha concluso ribadendo l’importanza di continuare a lavorare insieme con fermezza, senza cedere all’odio.
