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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Ministro Giuli: “Punto di Vista di Destra”

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla propria identità e sulle accuse che ha ricevuto, durante una conversazione con Pietro Senaldi alla convention di Fratelli d’Italia a Brucoli, in Sicilia. Ha esordito commentando il processo di mostrificazione che ha vissuto, notando come sia semplicistico e veloce farsi un’idea negativa su di lui, citando un esempio legato ai riti celtici e a presunti comportamenti estremisti, che non riflettono la sua passione per lo studio delle tradizioni religiose.

Giuli ha spiegato le radici della sua scelta politica, affermando che la sua inclinazione verso la destra è stata naturale e legata alla sua storia familiare: un nonno monarchico e un altro che ha partecipato alla marcia su Roma, assieme a un padre attivo nel sindacato della destra sociale. Questo contesto familiare ha contribuito a formare il suo “pedigree” politico.

Nel corso della discussione, ha affrontato anche il tema dei suoi tatuaggi, in particolare quello di un’aquila, che alcuni giudicano come simbolo fascista. Giuli ha chiarito che l’immagine è un’interpretazione di un’insegna romana del primo secolo d.C. e ha criticato l’interpretazione riduttiva che associa il suo apprezzamento per Roma antica a una deriva ideologica fascista, sostenendo che è un’interpretazione frustrante e complicata.

Sottolineando la missione del Ministero della Cultura, Giuli ha affermato che non rappresenta solo la cultura di destra, ma l’intera cultura italiana, con orgoglio e in tutte le sue sfaccettature, sia in Italia che nel mondo. Ha anche riconosciuto che per molti anni, a causa del cosiddetto “catto-comunismo” italiano, si è creata una diffidenza che ha impedito una vera valorizzazione delle diverse identità culturali. Giuli ha concluso affermando che è giunto il momento di abbandonare la logica del rancore e delle recriminazioni, per concentrarsi invece sulla preparazione e l’apertura verso un futuro più inclusivo e rappresentativo della realtà culturale italiana.

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