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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Missione Proba 3: Creazione di Eclissi Solari Artificiali nello Spazio

L’obiettivo della missione Proba 3 dell’Agenzia Spaziale Europea è studiare la corona solare per comprendere i meccanismi che causano il vento solare e le tempeste geomagnetiche. La missione è stata lanciata dall’India e comprende due satelliti, Occulter e Coronagraph, che sono stati messi in orbita con un razzo Pslv-XL. La partenza era stata ritardata a causa di un problema con il sistema di propulsione di backup di uno dei satelliti, essenziale per il volo preciso.

Proba 3 creerà eclissi solari artificiali attraverso un complesso volo in formazione. Ogni eclissi durerà sei ore, permettendo un’osservazione prolungata della nostra stella, rispetto ai pochi minuti di un’eclissi naturale. I satelliti si separeranno tra circa un mese, volando a una distanza di 150 metri l’uno dall’altro. Per ottenere l’eclissi, si allineeranno con il Sole in modo che un satellite proietti un’ombra sull’altro, richiedendo una precisione di posizionamento entro un millimetro.

Entrambi i satelliti, di forma cubica con dimensioni inferiori a 1,5 metri, opereranno autonomamente utilizzando GPS, sensori stellari e collegamenti radio. Il satellite che proietta l’ombra ha un disco per bloccare i raggi solari, simile alla Luna durante un’eclissi naturale, mentre il satellite oscurato rappresenta la Terra. Questa missione è considerata altamente scientifica e fondamentale poiché il bagliore del Sole deve essere bloccato completamente per studiare la corona solare in dettaglio, con una particolare attenzione alle espulsioni di massa coronale che influiscono sul campo geomagnetico terrestre.

Significativo è il contributo dell’Osservatorio di Torino dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), che ha sviluppato il sistema di posizionamento per Coronagraph. Inoltre, l’Inaf ha realizzato un sistema di LED per misurare lo spostamento tra i satelliti. Con un’orbita variabile tra i 600 e 60.000 chilometri, i satelliti completeranno un’intera orbita attorno alla Terra in quasi 20 ore, dedicando parte del tempo a generare eclissi.

I risultati iniziali sono attesi a marzo, dopo il collaudo. La missione ha un costo di 210 milioni di dollari e, una volta terminati i loro compiti, i satelliti rientreranno nell’atmosfera, probabilmente entro cinque anni.

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