Oggi, gli studenti italiani hanno partecipato a uno sciopero nazionale organizzato da Unione degli Studenti, Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza, coinvolgendo oltre 35 città con presidi, cortei e assemblee pubbliche. A Torino, alcune manifestazioni hanno visto momenti di tensione; in particolare, durante un corteo pro-Palestina, uno scontro tra studenti e polizia ha causato il ferimento di una quindicina di agenti, a causa di un ordigno artigianale. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha risposto alle manifestazioni criticando i comportamenti degli studenti e affermando che la scuola italiana non ha bisogno di estremisti. Anche Antonello Giannelli, capo dell’Associazione Nazionale Presidi, ha sottolineato l’importanza della convivenza civile e dei valori democratici.
Nonostante gli episodi di violenza, le manifestazioni sono state partecipate, con gli studenti che hanno annunciato lo slogan “Vogliamo Potere”. Le loro richieste includono una scuola inclusiva e accessibile, svincolata dalle logiche del profitto e dell’industria bellica. Le principali rivendicazioni riguardano il diritto all’istruzione gratuita, il benessere psicologico nelle scuole e un sistema di rappresentanza che garantisca agli studenti un ruolo decisionale. Anche gli universitari hanno aderito, richiedendo una didattica accessibile e una riforma universitaria che assicuri il diritto allo studio. Tommaso Martelli, coordinatore dell’Unione degli Studenti, ha dichiarato che oggi il movimento è in piazza per rivendicare un’istruzione di qualità.
A Roma, durante il corteo “No Meloni Day”, centinaia di studenti si sono radunati a Piazzale Ostiense, esponendo varie critiche al governo. Il corteo si è poi diviso in tre gruppi diretti ai ministeri dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In altre città, come Milano e Bologna, le manifestazioni hanno visto azioni simboliche contro la riforma Valditara e l’alternanza scuola-lavoro. A Bologna, gli studenti hanno bruciato copie della riforma, mentre a Napoli il corteo si è svolto pacificamente sotto il controllo delle forze dell’ordine. In generale, le piazze italiane oggi hanno visto una forte mobilitazione degli studenti contro le politiche del governo, evidenziando la necessità di una riforma dell’istruzione in Italia.