Moody’s ha confermato il rating Baa1 e (P)P-2 per Stellantis N.V., ma ha abbassato l’outlook da stabile a negativo. Questa decisione è motivata dalla previsione di “grave cash burn” nel secondo semestre del 2024, in seguito al recente profit warning del management. Moody’s si aspetta un rimbalzo nella performance operativa per l’anno prossimo. L’agenzia sottolinea la solida posizione di liquidità di Stellantis, che offre un cuscinetto fino al miglioramento delle prestazioni operative e del free cash flow nel 2025. I rating a lungo termine Baa1 di Stellantis sono stati confermati per gli strumenti senior non garantiti, così come il rating a breve termine (P)P-2. L’aggiustamento della guidance per il 2024 è legato all’accelerazione delle misure di risanamento delle scorte negli Stati Uniti e alla debolezza in altre regioni, come l’Europa. Moody’s avverte che le prospettive negative riflettono i rischi sulla ripresa dei risultati operativi attesa nel 2025, con bassa crescita dei volumi e crescente pressione sui prezzi globalmente.
Nel terzo trimestre, Stellantis ha registrato consegne consolidate di 1,148 milioni di unità, un calo del 20% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo decremento è maggiore rispetto al calo del 15% delle vendite ai clienti finali, influenzato dalla transizione del portafoglio prodotti e dalle iniziative di riduzione delle scorte. Le consegne sono diminuite soprattutto in Nord America (-36%) e in Europa allargata (-17%). In Medio Oriente e Africa si è registrato un calo del 26%, mentre in Cina, India e Asia Pacifico la diminuzione è stata del 30%. Solo in Sudamerica le consegne sono aumentate del 14%.
Stellantis attribuisce questa riduzione alle misure di riduzione delle scorte e ai lanci di nuovi prodotti. Inoltre, il posticipo del lancio di modelli basati sulla piattaforma Smart Car ha contribuito al calo in Europa. Nonostante ciò, le prospettive per il lancio di nuovi modelli sono robuste, con ordini significativi per la nuova Citroën C3 e la Peugeot 3008. L’amministratore delegato Carlos Tavares ha recentemente rappresentato la situazione in un’audizione, sottolineando le sfide del settore automotive in Italia, tra cui l’alto costo dell’energia e l’aumento dei costi della tecnologia elettrica, invitando i leader politici a collaborare per affrontare queste problematiche.