La scrittrice sudcoreana Han Kang, vincitrice del Nobel per la letteratura, esprime la sua speranza che la sua vita quotidiana non subisca cambiamenti significativi dopo il premio. È famosa all’estero per il romanzo ‘La Vegetariana’, che ha vinto il Man Booker Prize, e la giuria del Nobel l’ha scelta per la sua prosa poetica intensa che affronta temi complessi come i traumi storici e la fragilità della vita umana, come evidenziato nel suo libro ‘Atti Umani’. Durante una cerimonia di premiazione a Seul, Han ha descritto il momento della vittoria come “gioioso e di gratitudine”, celebrando in modo riservato.
La notizia della sua vittoria ha scosso la Corea del Sud, con i principali siti di librerie e case editrici che hanno subito un collasso dopo l’annuncio. Decine di migliaia di lettori si sono affrettati a ordinare i suoi libri, e in una settimana sono state vendute oltre un milione di copie, comprese le versioni digitali; le librerie hanno registrato vendite record di letteratura sudcoreana. Nonostante l’eco della sua vittoria, Han spera che la sua quotidianità rimanga simile e desidera continuare a connettersi con il mondo attraverso la scrittura.
Han ha delineato alcune delle sue abitudini quotidiane, come il non bere alcolici e aver smesso di assumere caffeina per motivi di salute. Riferisce di viaggiare raramente, nonostante fosse una delle sue attività preferite in passato, e trova piacere nel camminare. Attualmente è al lavoro su un nuovo romanzo, iniziato nella primavera passata, che spera di completare per il 2025, pur ammettendo che ha difficoltà a stimare i tempi di scrittura. Inoltre, ha in mente altri tre progetti letterari per i prossimi sei anni.
Han teme di non poter dedicare bene il tempo alla scrittura, sentendosi sempre ispirata da nuove idee mentre lavora sui progetti attuali. Questo la porta a riflettere sulla sua continua ossessione per la scrittura, temendo di non riuscire a “morire come si deve” a causa del costante flusso di pensieri riguardanti i libri futuri che desidera scrivere.