23 Settembre 2024

Multato: Che Paese Affascinante è l’Italia!

bagnino ansa compressed

Il 3 settembre, sulla spiaggia di Cavallino-Treporti, in provincia di Venezia, un bagnino di 44 anni di nome Saverio Amato ha salvato una turista di 70 anni che si era sentita male mentre nuotava. Nonostante il suo gesto eroico, Saverio ha ricevuto una multa di 1.032 euro perché non ha allertato immediatamente la Capitaneria di Porto, contravvenendo a un protocollo di sicurezza. La notizia è stata riportata dal Gazzettino, suscitando incredulità e indignazione.

Saverio, descritto come un “veterano” degli assistenti alla sicurezza della spiaggia Ca’ Savio, aveva già ricevuto riconoscimenti in passato, inclusa una lettera di encomio nel 2021 per un altro salvataggio. Il suo gesto di altruismo e professionalità, quindi, è stato oscurato da una sanzione che, secondo il verbale rilasciato dai militari della Capitaneria, è stata emessa per mancata segnalazione tempestiva dell’incidente. Questa omissione sarebbe, secondo le autorità, un impedimento per i loro doveri istituzionali, in quanto l’incidente è stato comunicato successivamente dal personale del 118.

Il caso ha suscitato una serie di discussioni sul sistema di regole e procedure che, in situazioni di emergenza, rischiano di penalizzare chi si prodiga per il soccorso, piuttosto che proteggerlo. La vicenda di Saverio ha portato gli osservatori a riflettere su come la burocrazia possa a volte prevalere sul buon senso e sull’umanità, dando vita a situazioni paradossali che si stanno facendo sempre più comuni nel paese.

La multa a Saverio, insomma, non è solo un episodio individuale, ma un simbolo delle contraddizioni e delle problematiche che caratterizzano il contesto italiano. In molti si chiedono se sia giusto punire un eroe per non aver seguito un protocollo, e se simili normative siano davvero in grado di garantire la sicurezza delle persone in spiaggia. Il fatto che un soccorritore venga sanzionato per un atto di salvataggio evidenzia come, in certe circostanze, le regole possano minacciare l’istinto naturale di aiutare il prossimo. La riflessione finale di molti è che a questo punto ci si potrebbe chiedere se l’Italia meriti un simile trattamento nei confronti di chi cerca solo di fare del bene.

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