Prima del Black Friday e del Cyber Monday, ci troviamo in un periodo unico di tentazioni per gli acquisti. Nonostante l’ampia gamma di regali disponibili, dall’ultimo smartphone a prodotti di bellezza, la situazione economica non è delle migliori: l’inflazione è cresciuta, i costi del gas sono aumentati e i salari sono stagnanti. In questo contesto di incertezza, sta emergendo una nuova tendenza: il regalo di seconda mano.
Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy 2023 di BVA Doxa per Subito.it, il 27% degli italiani ha già acquistato un regalo usato, con il 46% di tali acquisti effettuati durante le festività natalizie. I giovani della Generazione Z e dei Millennial manifestano un forte interesse per i regali second hand, con il 49% che considera questa opzione. Anche Amazon ha notato questa tendenza, promuovendo la sua sezione “Warehouse”, dove si possono trovare prodotti resi dai clienti a prezzi vantaggiosi. Il 59% degli italiani è aperto a ricevere regali di seconda mano, evidenziando una crescente accettazione di questa scelta.
La categoria “Amazon Seconda mano” offre oltre mezzo milione di articoli, che spaziano dall’elettronica ai libri, tutti accompagnati da informazioni dettagliate sulle loro condizioni. Gli acquisti beneficiano delle stesse garanzie di Amazon in termini di spedizioni e assistenza. Inoltre, circa il 70% degli italiani ha già adottato l’usato come abitudine quotidiana, approfittando di ottime occasioni di risparmio. Piattaforme come Swappie, che vendono smartphone ricondizionati con garanzia, stanno riscuotendo grande successo.
Le nuove abitudini per i regali di Natale includono idee innovative tra amici, come stabilire un budget massimo o regalare oggetti personali. Alcuni preferiscono andare insieme nei mercati dell’usato per selezionare doni inaspettati. Questa tendenza del #secondhand sta cercando di combattere il consumismo e lo spreco, promuovendo il valore dei sentimenti sopra quello materiale. Tuttavia, l’accettazione dei regali usati non è ancora universale: molte persone possono sentirsi a disagio nell’accettare un regalo di seconda mano.