Niente shopping e spesa per sei giorni all’anno: Natale, Pasqua, Primo Maggio, Ferragosto, Capodanno e Santo Stefano. È la proposta di legge presentata alla Camera da Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia. La norma riguarderebbe negozi e supermercati, escludendo bar, ristoranti, pasticcerie e punti vendita all’interno di aeroporti e stazioni di servizio. Se approvata, la legge prevederebbe multe fino a 12mila euro per i trasgressori e, nel caso di aperture non autorizzate per due festività in un anno, la chiusura del locale da uno a 10 giorni.
La proposta ha innescato un acceso dibattito. Da una parte, si trova chi critica l’iniziativa considerandola liberticida, dall’altra chi ritiene che risponda a legittime esigenze dei lavoratori, sottolineando il desiderio di tempo libero durante le festività. La chiusura dei negozi non sarebbe quindi una scelta, ma un obbligo.
Un sostenitore della proposta è il gruppo Alì Supermercati, che conta 118 negozi tra Veneto ed Emilia Romagna e dà lavoro a circa 4.000 persone, con un fatturato di 1 miliardo e 400 milioni di euro. Il fondatore dell’azienda, Francesco Canella, scomparso lo scorso gennaio a 92 anni, ha stabilito che i punti vendita rimanessero chiusi nei giorni di Natale, Santo Stefano, Capodanno, Primo Maggio e Pasqua, mentre a Ferragosto si lavora solo mezza giornata. Gianni Canella, presidente di Alì Supermercati, ha spiegato che la decisione di chiudere durante le festività è stata presa per soddisfare l’esigenza di tempo libero dei lavoratori in momenti significativi dell’anno.
Inoltre, durante l’anno, il 30% dei punti vendita del gruppo rimane chiuso alla domenica, mentre il 70% apre solo al mattino, dimostrando un approccio attento alle necessità dei dipendenti. Solo una piccola parte dei supermercati opera tutta la domenica, in contesti particolari.
In sintesi, la proposta di Fratelli d’Italia ha sollevato un’importante discussione sulle modalità di lavoro e sui diritti dei lavoratori, enfatizzando la necessità di bilanciare le esigenze di business con il diritto al riposo durante le festività.