8.9 C
Roma
giovedì, 14 Novembre, 2024
HomeCulturaNel nome della madre: un viaggio di redenzione

Nel nome della madre: un viaggio di redenzione

Una donna single vicina ai quarant’anni decide di diventare madre attraverso l’inseminazione artificiale, mentre riaffiorano i ricordi delle donne della sua famiglia che hanno vissuto esperienze simili. Questo è il fulcro di ‘Cinquanta lune’ (Castelvecchi) di Maria Rosaria Valentini, un romanzo costruito su flashback e caratterizzato da uno stile linguistico poetico. I temi centrali sono creazione e scelta, e la narrazione si configura come un viaggio che attraversa storie di coraggio, sia antiche che moderne.

Il racconto si snoda tra vari luoghi, dalla Svizzera a una località immaginaria del Lazio e fino alla Danimarca, dove le donne affrontano sfide, pregiudizi e incognite del futuro, spinti da un istinto primordiale che trascende ragioni e convenzioni. Con il sentimento di essere sacerdotesse di una missione, queste donne tramandano storie e simboli nel tempo, facendo prendere vita agli oggetti e a un ambiente naturale che rifiorisce, il tutto attraverso un linguaggio che riflette un credo animista.

Il romanzo è accompagnato dall’immagine archetipica della Grande Madre Luna e dall’acqua, descritta come purificatrice. Questa ricerca di dolcezza, incluso il mestiere scelto dalla protagonista, si colloca in un contesto di asprezza. La procreazione è vista come un atto matrilineare, dando a un futuro familiare una dimensione in cui l’uomo ha un ruolo marginale. ‘Cinquanta lune’ racconta di donne che generano altre donne, sostenute dalla forza e dalla solidarietà femminile, rappresentando una vittoria tenera ma che porta con sé una sconfitta: quella di un’idea di coppia come progetto condiviso e il potere di un amore carnale tra opposti.

Maria Rosaria Valentini, autrice di opere precedenti come ‘Mimose a dicembre’ e ‘Magnifica’, ha ricevuto riconoscimenti tra cui il premio Onor d’Agobbio e il premio Biblioteche di Roma. Il suo romanzo è stato tradotto in diverse lingue e ha una raccolta di poesie del 2019 intitolata ‘E il sonno non ha buio’. ‘Cinquanta lune’ si presenta quindi come un’opera intensa e ricca di significati, che esplora la maternità e le relazioni femminili in un contesto di resilienza e scoperta.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI