Antonio Tajani, intervistato da La Stampa, commenta l’incontro tra Marina Berlusconi e Mario Draghi, minimizzando l’importanza dell’evento. Secondo lui, si tratta semplicemente di un incontro tra un capo d’azienda e un esperto di competitività, senza alcun allarmismo. Rispondendo ai rumor che parlano di una famiglia Berlusconi insoddisfatta del governo, Tajani assicura che non è così e che non ha mai sentito critiche nei confronti di Giorgia Meloni durante le sue conversazioni con i Berlusconi. Sottolinea inoltre che le grandi aziende tendono a cercare stabilità politica.
Tajani affronta anche i ritardi nel rinnovo dei vertici della Rai, affermando che questo è un problema ricorrente e confermando la candidatura di Simona Agnes come presidente della Rai, definendola la “sola candidatura” da considerare per il suo eccellente lavoro. Dopo la nomina dei vertici, Forza Italia è disposta a discutere la riforma della Rai con i suoi alleati, precisando che il CdA deve essere eletto secondo le attuali regole.
Riguardo alla possibile reintroduzione della tassazione sugli extraprofitti delle banche, Tajani afferma di non avere notizie in merito e ricorda che il ministro Giorgetti ha escluso la possibilità di un intervento di questo tipo. Tajani chiarisce che non voteranno mai un provvedimento simile a quello presentato e successivamente modificato nell’estate del 2023, evidenziando che il sistema bancario è attualmente sano e che è fondamentale tutelare i piccoli istituti. Sottolinea che, sebbene le banche debbano contribuire al rientro del debito pubblico, non attraverso una tassa sugli extraprofitti.
Infine, Tajani chiarisce che la famiglia Berlusconi non ha influenzato le decisioni del partito, segnalandosi come un’entità autonoma. Sia i fratelli Berlusconi che lui stesso parlano frequentemente, ma le decisioni politiche sono prese indipendentemente da influenze esterne. In merito agli extraprofitti, il segretario di Forza Italia rivela di aver intrapreso una battaglia su questo argomento, senza mai consultarsi con Marina Berlusconi prima, aggiungendo che lei si è espressa contro il decreto solo in seguito da imprenditrice.