Il gruppo K-pop NewJeans ha annunciato giovedì la sua decisione di rescindere il contratto con l’etichetta ADOR, accusando l’azienda di maltrattamenti. Durante una conferenza stampa, Minji, uno dei membri del gruppo, ha dichiarato che il contratto con ADOR sarà risolto a partire dalla mezzanotte. Questa decisione emerge in un contesto di crescente tensione tra il gruppo e la compagnia, che è nota per aver lanciato molteplici artisti di successo, incluso il fenomeno BTS. ADOR non ha rilasciato commenti ufficiali in merito a questa dichiarazione.
Parlando della situazione, Hanni, un’altra membro del gruppo, ha evidenziato che NewJeans ha affrontato maltrattamenti non solo a livello individuale, ma anche nei confronti del loro team. Hanni ha descritto una “deliberata cattiva comunicazione e manipolazione” in diverse aree, sottolineando che questo clima è insostenibile. Secondo lei, continuare a lavorare con un’azienda che non protegge i membri del gruppo sarebbe stato dannoso per NewJeans.
L’annuncio di questa risoluzione contrattuale è arrivato due settimane dopo che NewJeans aveva fornito un ultimatum all’azienda, chiedendo scuse per un commento ritenuto inappropriato da parte di un funzionario, che NewJeans ha accusato di molestie. Inoltre, il gruppo ha richiesto la reintegrazione immediata del loro produttore Min Hee-jin. Le richieste del gruppo evidenziano un desiderio di un ambiente di lavoro più sano e rispettoso, che rispetti i diritti e il benessere delle artiste.
NewJeans, noto per il suo successo e il suo appeal, è composto esclusivamente da donne ed è considerato uno dei gruppi più promettenti e popolari della scena K-pop attuale. La loro decisione di lasciare ADOR potrebbe avere un impatto significativo sulla loro carriera e sul modo in cui vengono gestite le dinamiche tra artisti e etichette nel settore musicale. Questo evento sottolinea anche l’importanza dell’etica nel lavoro e la necessità di tutelare i diritti degli artisti in un’industria che spesso è soggetta a pressioni intense e pratiche discutibili.
