La madre di una ragazza di 15 anni trovata impiccata a un albero a Piazza Armerina esprime incredulità e dolore, chiedendosi come una bambina possa legarsi in quel modo. La Procura dei minori di Caltanissetta ha avviato un’inchiesta per istigazione al suicidio. La madre, in lacrime, sostiene che la figlia non avrebbe mai compiuto un gesto simile, descrivendola come gioiosa e piena di vita. Anche la sorella della ragazza conferma la sua convinzione che si tratti di un omicidio mascherato da suicidio, affermando che ci sono fattori di invidia e rancore sottostanti.
La sorella ha rivelato che la ragazza aveva avuto una lite violenta a scuola con un’altra coetanea, che l’aveva accusata di averle “rubato” un fidanzato. Dopo il conflitto, la ragazza ha contattato i genitori chiedendo di essere prelevata prima dal liceo e, una volta rimasta a casa da sola, potrebbe aver preso la decisione tragica. La sorella ha anche menzionato che, durante la lite, erano stati lanciati insulti e che alcuni compagni le avrebbero fatto notare la diffusione di sue foto intime in chat.
Nonostante il dolore della famiglia, ci sono voci di fondo su video e foto, ma la sorella ribadisce che non ci sono prove significative a sostegno di un suicidio volontario. L’atmosfera di gelosia e pressione sociale emerge come un possibile fattore scatenante. La famiglia è convinta che ci sia qualcosa di più oscuro dietro la morte della giovane e spera che l’inchiesta riveli la verità, alimentando il desiderio di giustizia. La Procura sta indagando su eventuali forme di cyberbullismo e sull’atteggiamento della comunità scolastica nei confronti della ragazza, cercando di comprendere tutti gli elementi che hanno potuto contribuire a questa tragedia.