Elisabetta Belloni, attuale direttrice del Dis, ha dichiarato di non lasciare l’incarico “sbattendo la porta”, in un’intervista al “Corriere della Sera”. La sua decisione di dimettersi, effettiva dal 15 gennaio, è stata influenzata da un clima di speculazioni e voci che, secondo lei, danneggiano il Paese, specialmente in un periodo delicato. Durante la sua carriera, Belloni è stata frequentemente indicata come possibile candidata a incarichi rilevanti, e prevede che la sua figura torni a essere al centro dell’attenzione con il nuovo anno.
Belloni si è definita un funzionario dello Stato, sottolineando come il suo lavoro non debba necessariamente piacere a tutti. Nonostante le voci su un potenziale successore circolassero già a maggio, ha ritenuto fosse giunto il momento di lasciare, decidendo di discuterne prima con la premier Giorgia Meloni e il sottosegretario Mantovano. Insieme, hanno pianificato una transizione tranquilla.
Riguardo alla tempistica delle sue dimissioni, Belloni ha affermato di essere ancora in carica e di non voler trascurare i propri doveri. La sua intenzione era di garantire una partenza trasparente. Tuttavia, ha avvertito che la situazione è stata mal interpretata e si è sentita costretta a chiarire la situazione.
Infine, su eventuali future opportunità, come un possibile ruolo nel team della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Belloni ha dichiarato che sarebbe un onore, ma ha anche specificato che non c’è nulla di definito al riguardo. Ha intenzione di prendere in considerazione il suo futuro solo dopo il 16 gennaio.
