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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Non minacce, solo richieste

L’inchiesta “Doppia Curva” sulla gestione dei biglietti per le partite di Inter e Milan ha sollevato preoccupazioni nel calcio milanese. Al centro della vicenda c’è Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, chiamato a spiegare il suo ruolo nella distribuzione dei biglietti per la finale di Champions League 2023 contro il Manchester City a Istanbul. L’attenzione si concentra sulla comunicazione tra Inzaghi e un capo ultrà interista arrestato nell’inchiesta.

Alla vigilia della finale, il capo della Curva Nord ha chiesto a Inzaghi un incremento di biglietti rispetto ai 1.000 inizialmente concessi, per evitare tensioni e prevenire uno “sciopero del tifo”. Inzaghi ha riconosciuto di aver contattato la dirigenza interista per cercare di esaudire questa richiesta, menzionando figure chiave come Ferri, Zanetti e Marotta. Alla fine, la Curva Nord ha ottenuto 1.550 biglietti.

Interrogato dalla polizia, Inzaghi ha affermato di non aver subito minacce, ma solo richieste pacate. Ha sottolineato che il suo obiettivo principale era assicurarsi il supporto della curva durante la finale di Champions. In pregresse conversazioni con gli ultrà, si era discusso anche di aspetti tecnici, ma ha chiarito che le decisioni relative alla tattica e alla formazione non erano influenzate dai tifosi.

L’inchiesta continua, coinvolgendo anche membri del tifo organizzato del Milan. Javier Zanetti, vice presidente dell’Inter, è stato convocato per il 10 ottobre, mentre Davide Calabria, capitano del Milan, sarà ascoltato il giorno successivo. Calabria era stato ripreso in un bar con capi ultrà rossoneri. Hakan Calhanoglu, centrocampista dell’Inter, sarà ascoltato al suo ritorno dagli impegni con la nazionale turca, per chiarire i suoi rapporti con due capi ultrà con cui ha cenato.

Gli investigatori stanno cercando di comprendere il funzionamento del “sistema biglietti”, che sembra essere gestito in modo simile dalle tifoserie di entrambe le squadre milanesi. L’indagine rappresenta un momento critico per il calcio a Milano, sottolineando le complesse dinamiche tra le società e i gruppi di tifosi organizzati.

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