Non solo Volkswagen, ma anche altre case automobilistiche di rilievo stanno attraversando un periodo difficile. Mercedes-Benz e Porsche, ad esempio, hanno annunciato tagli ai costi a seguito di un forte calo degli utili nel terzo trimestre. Il titolo di Mercedes-Benz ha registrato una perdita dello 0,54% oggi dopo un calo superiore al 3% venerdì scorso, conseguenza di margini operativi scesi al 4,7% e utili netti più che dimezzati. Le vendite in Cina sono diminuite del 17% e quelle in Germania del 25%. Porsche ha subito un calo del 41% degli utili, e oggi perde il 5%. Anche Volvo Cars ha ridotto drasticamente le sue previsioni di crescita annuale delle vendite. Attualmente, Renault è l’unica casa automobilistica in Europa a non aver modificato i propri obiettivi finanziari per l’anno.
La principale causa di questo malessere è il rallentamento economico della Cina, un mercato che in passato ha beneficiato notevolmente le case automobilistiche tedesche. Nel 2022, Mercedes-Benz ha venduto circa un terzo delle sue auto in Cina. Oltre a questo, le case automobilistiche europee, in preparazione al divieto di vendita di auto a combustione previsto dall’UE entro il 2035, hanno investito massicciamente nella produzione di veicoli elettrici. Tuttavia, ora devono affrontare un calo della domanda. In paesi come la Germania, i sussidi che incentivavano l’acquisto di veicoli elettrici sono stati ridotti, e l’infrastruttura di ricarica rimane insufficiente.
Nel terzo trimestre, Mercedes-Benz ha registrato un calo del 31% nelle vendite di veicoli elettrici puri su base annua, mentre la domanda di veicoli ibridi plug-in è aumentata del 10%. La situazione attuale mette in evidenza le sfide che le case automobilistiche devono fronteggiare, non solo in termini di adattamento ai cambiamenti normativi ma anche nel soddisfare le esigenze di un mercato sempre più volatile e competitivo, il tutto in uno scenario economico globale incerto.