La Notte della Taranta torna domani sera a Melpignano, nel Salento, con il Concertone diretto dal maestro italo-argentino Shablo. Il tema dell’edizione 2022 è “Generazione Taranta”, tutti i giovani che hanno conosciuto la Taranta attraverso il rito collettivo nato nella Grecia salentina nel 1998.
Sul palco saliranno grandi nomi del panorama musicale italiano e internazionale che interpreteranno i canti d’amore, di protesta e di lavoro rivisitati in chiave contemporanea dagli arrangiamenti urban di Shablo e eseguiti dall’Orchestra Popolare diretta dal pianista e maestro Riccardo Zangirolami. L’evento sarà trasmesso in diretta da Rai3 a partire dalle 21,20 e in simulcast da Radio2 Rai.
Saranno tre ore di incessante ritmo con 30 brani della tradizione in un vero e proprio viaggio che va dalla tarantella del Gargano alla pizzica del Salento. Appuntamento annuale estivo, La Notte della Taranta, richiama a Melpignano, piccolo centro della Grecìa salentina, migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo.
La pizzica è un ballo appartenente alla famiglia delle tarantelle utilizzata nel passato come cura per le “tarantate”, donne disagiate che secondo la credenza popolare venivano pizzicate dal ragno velenoso.
Il Concertone di Melpignano è un progetto culturale della Fondazione La Notte della Taranta sostenuto dalla Regione Puglia e Pugliapromozione in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina e Istituto Diego Carpitella.
Una piccola orchestrina e il ballo della pizzica con l’intercessione di San Paolo e altri santi, sempre secondo la credenza popolare, portavano alla guarigione. Il fenomeno socio-antropologico del tarantismo è stato ben descritto da Ernesto De Martino nel suo “la terra del rimorso”.
Oggi il popolo della Taranta non crede più al leggendario morso della tarantola ma il ragno è diventato il simbolo che crea un rituale nuovo e contemporaneo intorno alla divinità zoomorfa: la Taranta. Non c’è più esorcismo ma adorcismo, cioè riconciliazione danzata con il “dio’ che ti possiede e non più espulsione dello stesso dal tuo corpo.
Immancabili le hit più amate dal pubblico: Acqua de la funtana, Pizzicarella, Lu rusciu de lu mare, Aria caddhipulina. Grande spazio alle lingue minoritarie, grico con i testi Klama, Pizzica di Cosimino e Calinitta e in arbereshe Ec Ec, Lule Lule e per la prima volta eseguita sul palco della Taranta Manushaqe.
Dodici le coreografie costruite da Laccio con “la contaminazione di linguaggi tra il contemporaneo e la pizzica che in alcune di queste performance sarà pura e tradizionale.
Spazio a un’inedita “Manushaqe” in arbereshe interpretata da Salvatore Galeanda. Segue una travolgente Pizzica di Copertino affidata alle voci femminili dell’Orchestra Popolare.
Il corpo di Ballo della Taranta è composto da Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Stefano Campagna, Marco Martano, Fabrizio Nigro, Mattia Politi. Per l’edizione di quest’anno si aggiungono sei ballerini professionisti: Simone Rossari e Michele Serra (assistenti del coreografo), Fabio Stroscio, Camilla Gesualdi, Federica Di Marzo, Federica Rogoli.
L’Orchestra è composta da 21 elementi. Voci: Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda, Giancarlo Paglialunga, e dai musicisti Gianluca Longo (mandola), Peppo Grassi (mandolino), Attilio Turrisi (chitarra battente), Giuseppe Astore (violino), Roberto Chiga, Alessandro Chiga, Carlo Canaglia De Pascali (tamburello salentino) Roberto Gemma (mantici) Nico Berardi (fiati) Leonardo Cordella (organetto) Alessandro Monteduro (percussioni) Antonio Marra (batteria) Mario Esposito (basso) Gioele Nuzzo (tamburello e didgeridoo).
Per il Concertone di domani all’organico dell’Orchestra Popolare si unisce una sezione d’archi composta da Sara Francesca Molinari (viola), Luisa Gaia Dal Molin (violoncello), Lucia Allegro e Valeria Di Crosta (violino).