L’Assemblea degli azionisti della Rai, tenutasi in forma totalitaria con la presenza dell’intero azionariato (MEF e Siae), ha proceduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. Il Cda è composto da Simona Agnes, Alessandro di Majo, Davide Di Pietro, Federica Frangi, Antonio Marano e Roberto Natale. Giampaolo Rossi è stato indicato come Amministratore delegato. Questa informazione è stata divulgata tramite una nota ufficiale della Rai.
Successivamente, il Consiglio di Amministrazione si è riunito in Viale Mazzini, presieduto da Antonio Marano in qualità di consigliere anziano. Durante la riunione, è stata votata la nomina di Simona Agnes alla carica di Presidente. Tuttavia, la nomina diventerà effettiva solo dopo il parere favorevole di almeno due terzi dei membri della Commissione Parlamentare di Vigilanza. Giampaolo Rossi, scelto come nuovo Amministratore delegato, è stato eletto a maggioranza.
Durante la prima riunione del nuovo Cda, Giampaolo Rossi ha comunicato la sua intenzione di attribuire a Roberto Sergio il ruolo di Direttore Generale Corporate. Questa decisione segna un passo importante nella ristrutturazione della leadership della Rai, rivelando l’approccio strategico e le designazioni che Rossi intende perseguire nel suo mandato.
Il nuovo leadership team della Rai si presenta quindi con un mix di continuità e novità, puntando a rafforzare la governance e a migliorare l’efficacia operativa dell’azienda. Il passaggio di consegne e le nomine di figure di spicco come Simona Agnes e Giampaolo Rossi sono indice di una chiara volontà di consolidare la Rai come punto di riferimento nel panorama dei media italiani, affrontando le sfide del settore con una governance rinnovata.
Queste decisioni sono indicative dell’impegno della Rai a mantenere alta la qualità della programmazione e a rispondere adeguatamente alle esigenze del pubblico, avvalendosi di professionisti esperti e competenti. La crescita della Rai e il miglioramento dei servizi offerti sono al centro della strategia proposta dai nuovi vertici, con la speranza di un’accoglienza positiva da parte della Commissione Parlamentare di Vigilanza e una rapida attuazione delle nuove nomine.
