Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, è l’unico politico a chiedere aiuti per il settore dell’editoria, che si trova in una situazione di crisi. Secondo Gasparri, c’è la necessità di una nuova legge che regolamenti completamente il sistema mediatico, tenendo presente le specificità dell’audiovisivo, della televisione e dei giganti del web. Egli sottolinea l’importanza di tutelare il diritto d’autore e di evitare il saccheggio digitale, evidenziando che le attuali normative non sono sufficienti a garantire la protezione degli editori e dei giornalisti.
Gasparri critica le modifiche apportate da Matteo Renzi quando era segretario del PD, che hanno, a suo avviso, limitato il ruolo e il potere del Parlamento nel controllo del servizio pubblico radiotelevisivo. Propone quindi di apportare correzioni a queste leggi e di garantire una maggiore indipendenza agli organi di informazione attraverso un rafforzamento del Parlamento, come ribadito in varie sentenze della Corte Costituzionale italiana.
Il presidente di Forza Italia avverte che il problema più urgente è rappresentato dalle piattaforme digitali e dai giganti dell’informazione come Google, Facebook e Amazon. Questi colossi non solo dominano il panorama informativo, ma contribuiscono anche alla diffusione di notizie false. Gasparri insiste sulla necessità di una nuova legge di sistema che regolamenti concretamente queste piattaforme, sottolineando che questo processo deve avvenire in modo serio e istituzionale, non informale. La stesura di una nuova legge, secondo lui, deve avvenire in Parlamento e non in contesti casuali.
In attesa di queste riforme legislative, Gasparri afferma che la Rai deve applicare le leggi esistenti senza esitazione, rispettando i ruoli dei vari attori coinvolti, che devono essere definiti dal Parlamento e, quindi, dalla democrazia. Infine, il senatore sottolinea la coerenza necessaria da parte dei vari partiti e movimenti, invitandoli a riconoscere le responsabilità che hanno nei confronti della situazione attuale, inclusa la presenza di membri strategicamente posizionati in vari ambiti del governo e della società.