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lunedì, 18 Novembre, 2024
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Nuove Scoperte di Incisioni Rupestri in Valtellina

Il patrimonio storico della Lombardia si arricchisce con una scoperta significativa: nuove incisioni rupestri sono state trovate sul Pizzo Tresero, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, a oltre 3000 metri di altitudine. Questi petroglifi, risalenti alla Media età del Bronzo, sono di oltre tremila anni fa e si collegano a precedenti ritrovamenti paleontologici nel Parco delle Orobie Valtellinesi, dove sono stati scoperti fossili di 280 milioni di anni. L’importanza delle incisioni risiede nella prova della presenza umana sulle montagne lombarde sin dall’antichità. Le incisioni sono situate sopra il Passo di Gavia e sono correlate con altre manifestazioni rupestri in Valtellina e nella Valle Camonica, quest’ultima riconosciuta dall’UNESCO nel 1979 come Patrimonio dell’Umanità. La scoperta è stata reso possibile grazie a un escursionista, Tommaso Malinverno, che nel 2017 ha segnalato alla Soprintendenza la presenza di segni incisi su una roccia.

Attualmente, è in corso un progetto di ricerca per ricostruire l’occupazione del territorio e le strategie di sfruttamento delle risorse da parte delle antiche comunità della zona. Indagini archeologiche dal 2022 in aree vicine al Tresero hanno confermato che, oltre diecimila anni fa, la zona era frequentata da cacciatori mesolitici che hanno lasciato tracce di bivacchi e postazioni di caccia. Stefano Rossi, archeologo della Soprintendenza, ha sottolineato l’importanza di queste incisioni nel comprendere il complesso rapporto tra l’uomo e la montagna nel corso dei millenni. L’area del Gavia è considerata un “osservatorio unico” per esplorare queste frequentazioni storiche.

Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha descritto la scoperta come di “importanza molto rilevante”, sia a livello scientifico che storico, e ha enfatizzato il potenziale attrattivo per il turismo. Anche Massimo Sertori, assessore agli Enti locali e montagna, ha espresso soddisfazione, evidenziando il coinvolgimento delle università nella ricerca. I petroglifi, situati su rocce lisciate dai ghiacci, mostrano segni realizzati con tecniche diverse, suggerendo l’intervento di varie mani nel tempo. La scoperta offre un’opportunità per un maggior approfondimento del nostro passato e potrebbe indicare che gli attuali segni sono solo una parte di un complesso artistico più ampio.

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