Inizio anno rappresenta un momento per il centrosinistra italiano, i cui buoni propositi per il 2024 sono stati parzialmente rispettati. Il Partito Democratico ha visto un incremento di consensi nelle tornate elettorali amministrative e europee, ma la tanto desiderata alleanza tra i leader di sinistra ha faticato a materializzarsi. Durante il congresso di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni ha lanciato un appello per una manifestazione unitaria delle opposizioni, ma l’iniziativa ha avuto esito negativo, con Schlein e Conte che si sono presentati separatamente.
In Parlamento, però, si sono registrati segni di unità, come la proposta di legge per il rifinanziamento del Sistema Sanitario Nazionale e il sostegno comune per il salario minimo. Tuttavia, il primo segnale di maggiore coesione è avvenuto il 18 giugno, quando Schlein, Conte e altri si sono ritrovati insieme. Le tensioni sono emerse anche in seguito a episodi di violenza in Aula, laddove i deputati del M5s hanno protestato contro la maggioranza.
Le elezioni europee hanno portato a un’inaspettata vittoria per il Pd, che con il 24,11% dei voti è il secondo partito italiano, mentre il M5s ha segnato un risultato deludente, con il 9,9%. Questa debolezza del Movimento ha complicato ulteriormente le prospettive di alleanza, in quanto i Cinque Stelle hanno rivendicato la loro autonomia, rifiutando di svolgere il ruolo di “cespugli” nell’alleanza.
Il tentativo di costruire una maggiore sintonia tra i partiti di centrosinistra è stato ostacolato da tensioni interne, specialmente giorni prima delle elezioni regionali. A novembre, nelle elezioni in Emilia-Romagna e Umbria, il centrosinistra ha vinto, ma il M5s ha faticato a oltrepassare il 5%. Nonostante ciò, Conte ha ottenuto una vittoria sulla questione interna del Movimento, rimuovendo il limite ai mandati e il ruolo di garante, consolidando così la sua leadership.
Nel 2024, il centrosinistra ha vinto in Sardegna, Liguria, Umbria ed Emilia-Romagna, mentre ha perso in Abruzzo, Piemonte e Basilicata. Le prossime sfide elettorali del 2025 saranno fondamentali, con sei regioni da votare, tra cui Campania, Puglia, Toscana e Veneto. Schlein e il suo gruppo dovranno difendere le regioni già vinte e puntare a conquistare nuove aree, come il Veneto, governato dalla Lega.