Ho scritto un libro sulla Nutella perché è un’icona del nostro tempo, rappresentando la condivisione e la felicità che deriva dall’assaporarla. Questa mostra e il libro da cui è tratta raccontano l’Italia attraverso il marchio, che rappresenta le generazioni italiane. Gigi Padovani, giornalista e scrittore, ha recentemente affrontato questi temi durante l’anteprima della mostra ‘joyn! Un viaggio nel mondo Nutella per i suoi 60 anni’ al Maxxi di Roma.
La Nutella è diventata un simbolo intergenerazionale, coinvolgendo sia la generazione X che la Z. Non è solo una semplice crema spalmabile, ma un fenomeno culturale. Padovani, essendo nato ad Alba come il fondatore del prodotto, Pietro Ferrero, ha una connessione personale profonda con la Nutella; ha evocato i ricordi dell’odore di nocciole e cacao durante la sua giovinezza. La sua passione per questa storia lo ha portato a scrivere il libro senza alcun coinvolgimento diretto da parte di Ferrero.
La mostra espone il percorso generazionale che inizia con Pietro Ferrero, il fondatore, e prosegue con suo figlio Michele, che ha trasformato il prodotto in un’icona globale. Oggi, Giovanni Ferrero continua l’eredità del padre e del nonno. Padovani sottolinea come negli ultimi dieci anni la Nutella sia passata da essere un mito italiano a diventare un fenomeno globale, testimoniando l’evoluzione non solo del prodotto ma anche della cultura alimentare e delle abitudini degli italiani.
La mostra e il libro fungono da narrazione di questa trasformazione, evidenziando l’importanza della Nutella non solo come alimento, ma come simbolo di connessione e felicità condivisa. Con i suoi 60 anni, la Nutella si presenta come un ponte tra le generazioni, un elemento che ha saputo unire famiglie e amici nel corso degli anni, diventando parte integrante della cultura italiana e oltre. Padovani conclude la sua riflessione sull’innovazione e l’adattamento del marchio nel nuovo contesto globale, riconoscendo l’impatto duraturo che la Nutella ha avuto nelle vite di molte persone.