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Offesa a Liliana Segre: Scomparsa del volto e della stella di David dal murale di via Doria a Milano

Il murale realizzato dall’artista aleXsandro Palombo a Milano ha subito una grave alterazione, con la cancellazione del volto di Liliana Segre e della stella di David, simbolo dell’esclusione e dello sterminio. L’opera, creata come un monito contro l’antisemitismo, si trovava in Via Andrea Doria, angolo Piazzale Loreto, e ritraeva anche Sami Modiano, uno dei pochi sopravvissuti all’Olocausto.

La cancellazione è avvenuta poche ore dopo che Palombo aveva completato il murale, il quale includeva anche l’immagine di Ahoo Daryaei, una studentessa iraniana che è stata arrestata dalla polizia morale dopo aver partecipato a una protesta. Daryaei si era spogliata in segno di ribellione contro le restrizioni della sua libertà nell’Università Islamica Azad di Teheran. La scelta di combinare queste immagini riflette un’intenzione di richiamare l’attenzione su questioni di oppressione e violazione dei diritti umani in contesti diversi.

L’atto di cancellazione del volto di Segre rappresenta non solo un attacco a un’opera d’arte, ma anche un oltraggio alla memoria e alla testimonianza di coloro che hanno vissuto l’orrore dell’Olocausto. Liliana Segre è un’importante figura della lotta contro l’antisemitismo e, in quanto sopravvissuta all’Olocausto, la sua immagine è diventata simbolo di resistenza e impegno per la memoria storica. La sua presenza nel murale di Palombo serviva a ricordare le atrocità del passato e l’importanza di non dimenticare.

La rimozione del suo volto dal murale potrebbe essere vista come un tentativo di silenziare la memoria storica e di negare l’importanza delle esperienze individuali nel contesto collettivo dell’Olocausto. In un periodo in cui il razzismo e l’antisemitismo sono purtroppo ancora diffusi, atti come questi evidenziano la necessità di una continua vigilanza e di un impegno attivo nella lotta contro l’odio e la discriminazione.

Il murale, che rappresentava un messaggio di speranza e un richiamo alla tolleranza, è diventato un esempio delle sfide contemporanee che le opere d’arte affrontano in un contesto sociale complesso e polarizzato.

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