Il 13 novembre 1997 a Tokyo si è tenuta la Conferenza del “World Kindness Movement”, culminata nella firma della Dichiarazione della Gentilezza. Da questo evento, il 13 novembre è diventato la Giornata mondiale della gentilezza, un’iniziativa volta a promuovere empatia, rispetto e solidarietà tra le persone in tutto il mondo. L’iniziativa ha ispirato una serie di comportamenti gentili, poiché piccoli gesti quotidiani possono avere un grande impatto. La gentilezza è stata definita da Mahatma Gandhi come un antidoto contro l’odio e da Albert Schweitzer come una forza capace di dissolvere incomprensioni e ostilità.
Attualmente, il movimento comprende 27 paesi, che si riuniscono per discutere principalmente di sviluppo sostenibile. È sostenuto da un decalogo di dieci insegnamenti, che incoraggia a vivere insieme con pazienza, rispettare le diversità, e prendersi cura del pianeta, tra le altre cose. La Giornata della Gentilezza mira a diffondere una cultura della gentilezza, mettendo in evidenza il ruolo che ognuno può avere nel creare un ambiente più accogliente e inclusivo.
Il modo di celebrare questa giornata non richiede rituali particolari, ma piuttosto invita a compiere atti significativi di solidarietà e rispetto reciproco. Un esempio è il “Manifesto della Gentilezza” dell’Università Lumsa, che serve da guida per vivere la gentilezza nell’ambito accademico, promuovendo relazioni rispettose e aperte. Il manifesto invita tutti a considerare l’importanza della gentilezza, anche nelle interazioni online, incoraggiando comportamenti rispettosi sui social media, dove spesso la comunicazione può risultare distorta dalla distanza fisica.
Recentemente, dal 17 al 20 ottobre, si è tenuto un incontro mondiale per discutere di gentilezza, coinvolgendo esperti e rappresentanti di vari paesi. Il tema di quest’assemblea è stato “Kindness will change the world”, sottolineando l’importanza di questo valore per un cambiamento globale. A Palermo, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha enfatizzato il bisogno di maggiore gentilezza anche nel settore giudiziario, evidenziando come la comprensione umana debba guidare l’applicazione delle leggi, per trattare ogni persona con dignità e rispetto, indipendentemente dalla propria condizione.