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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Oltre 450mila firme per il referendum sulla cittadinanza: il sito va in tilt

Meno di 50mila firme mancano al raggiungimento del quorum nella campagna per un referendum sulla cittadinanza in Italia, un’iniziativa che ha raccolto finora 459mila firme in una settimana, registrando un’impressionante velocità. Tuttavia, la piattaforma utilizzata per la raccolta delle firme è andata in tilt a causa dell’elevato numero di accessi, rendendo difficile per molti completare il processo di firma. Secondo quanto riportato da Repubblica, il malfunzionamento è durato diverse ore, causando frustrazione tra gli utenti. Il comitato promotore ha evidenziato che stava arrivando a un ritmo di circa 10mila firme all’ora prima del blocco, sottolineando la gravità della situazione per una piattaforma governativa dedicata a questo scopo.

L’obiettivo finale è raccogliere 500mila firme entro il 30 settembre. La proposta del referendum mira a modificare l’articolo 9 della legge n. 91/1992, riducendo da 10 a 5 gli anni di residenza legale che i cittadini extra-Ue devono avere per poter richiedere la cittadinanza italiana.

Tra i firmatari illustri si trovano nomi noti come Zerocalcare, che ha realizzato un video-appello per l’uguaglianza dei diritti, e altri artisti e intellettuali come Ghali, Giuliano Sangiorgi, Roberto Saviano e Mimmo Lucano. La lista include anche nomi nel mondo della cultura e dello spettacolo, come Elly Schein e Malika Ayane, evidenziando un ampio supporto per l’iniziativa tra le personalità pubbliche.

Tuttavia, la situazione ha suscitato polemiche in ambito politico. Mentre alcuni esponenti del Partito Democratico, come la segretaria Elly Schlein, hanno sostenuto l’iniziativa, altri partiti, come la Lega, hanno criticato la raccolta firme, definendola una “pagliacciata”. Andrea Crippa, esponente leghista, ha commentato sarcasticamente l’adesione di personaggi pubblici come Ghali e Zerocalcare, affermando che la legge attuale è adeguata e non necessita di modifiche.

In conclusione, l’iniziativa per il referendum sulla cittadinanza sta generando un ampio dibattito pubblico e politico, intensificato dai problemi tecnici della piattaforma di raccolta delle firme.

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