Il caso di Stephane Omeonga, calciatore belga della squadra di Serie A israeliana Bnei Sakhnin, è approdato in Parlamento. Roberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) nella commissione Affari Costituzionali della Camera, ha annunciato un’interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per ottenere chiarimenti sulla vicenda. Omeonga ha denunciato di essere stato “trascinato giù dall’aereo con forza, spintonato in terra, ammanettato e picchiato” da agenti italiani.
L’incidente sarebbe avvenuto il giorno di Natale, mentre il calciatore si dirigeva da Roma a Tel Aviv. Un video, registrato da un passeggero del volo, ha documentato la situazione, mostrando gli agenti che salivano a bordo e si avventavano su Omeonga. Secondo Zaratti, l’accaduto getta un’ombra inquietante su un possibile pestaggio autorizzato, in quanto risulterebbe che Omeonga figura in una “black list” stilata da Israele, contenente nomi di individui ritenuti sgraditi a Tel Aviv.
Zaratti ha definito questa situazione come “inammissibile” e ha sollevato interrogativi sulla sovranità italiana, chiedendosi se il Paese stia seguendo ordini impartiti da altri Stati o se rimanga uno Stato sovrano. La questione sembra mettere in luce una perdita di significato di concetti come sovranità e indipendenza, specialmente in un contesto politico influenzato dal sovranismo della destra. La provocazione di Zaratti si fa sentire quando afferma che non si dovrebbe permettere a qualsiasi governo di mettere in discussione questi valori fondamentali per l’Italia.
Il caso ha suscitato un acceso dibattito, richiamando l’attenzione sull’importanza di rispettare i diritti dei cittadini e su come le politiche di sicurezza interna non debbano compromettere la dignità e i diritti degli individui. La risposta del ministro Piantedosi sarà cruciale per comprendere le dinamiche legate a questo episodio e per verificare come il governo italiano intenda affrontare la questione della propria sovranità in relazione ad altre nazioni.