Un ragazzo di 19 anni, presunto assassino di Manuel Mastrapasqua, ha confessato l’omicidio agli agenti della Polfer di Alessandria, affermando: “Ho fatto una caz…. a Rozzano”. Dopo un controllo in stazione, il giovane, proveniente da Rozzano, stava tentando di fuggire in treno verso Torino con l’intenzione di andare all’estero. Con alle spalle reati per furto e rapina, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano e poi interrogato dalla pm Letizia Mocciaro.
Manuel Mastrapasqua, un uomo di 31 anni, è stato accoltellato al petto mentre tornava a casa dopo aver terminato il lavoro in un supermercato nella notte tra il 10 e l’11 ottobre. I carabinieri lo hanno trovato privo di sensi in Viale Romagna intorno alle 2:50, e nonostante il pronto intervento e il trasporto all’ospedale Humanitas di Milano, Mastrapasqua è morto. Le indagini hanno rivelato che la causa dell’aggressione sarebbe stata la rapina di un paio di cuffie wireless, appartenenti alla vittima. Queste cuffie sono state rinvenute in strada a Rozzano dai carabinieri, e si sospetta che qualcuno vicino all’aggressore lo abbia aiutato a liberarsene.
Le indagini, condotte dalla squadra Omicidi di via della Moscova, hanno portato all’identificazione del giovane presunto aggressore grazie all’analisi delle telecamere di sorveglianza nella zona. I filmati hanno mostrato il 19enne durante l’azione, confermando il suo coinvolgimento nella rapina che ha portato all’omicidio. Nel corso di una perquisizione a casa sua, sono stati confiscati un paio di pantaloni che corrispondevano a quelli indossati dal sospettato nei filmati, avvalorando ulteriormente le prove a suo carico.
Questo tragico evento ha sconvolto la comunità locale e ha messo in evidenza, ancora una volta, i problemi legati alla criminalità giovanile e alla sicurezza nelle strade. Le autorità continuano a indagare per chiarire ulteriormente le dinamiche del crimine e la possibile complicità di altre persone, mentre la famiglia di Mastrapasqua ha potuto piangere la perdita di un caro nel modo più tragico.