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sabato, 21 Dicembre, 2024
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Omicidio per una bottiglia di gin: quattro sotto processo a Biella

Giovanni Santus, un uomo di 58 anni senza fissa dimora, è morto nel luglio del 2023 nel quartiere di Chiavazza a Biella dopo essere stato brutalmente picchiato e sottoposto a torture. La violenza era scoppiata a causa di una lite per la mancata condivisione di una bottiglia di gin. Dopo l’aggressione, Santus è stato costretto a subire un trattamento disumano: è stato gettato sotto la doccia con acqua bollente, che ha provocato gravi ustioni sul suo corpo. Una volta ferito, è stato abbandonato per oltre due ore prima di riuscire a chiedere aiuto.

Per questo brutale omicidio, quattro persone sono state coinvolte e andranno a giudizio. Tra di loro ci sono Andrea Basso, 21 anni, Lionel Ascoli, 43 anni, Asia Luciana Mula, 20 anni e Silvio Iarussi, 51 anni, proprietario della casa dove è avvenuto il crimine. La decisione di rinviare a giudizio gli imputati è stata presa dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Biella, che ha formulato accuse di omicidio volontario in concorso. Le aggravanti includono futili motivi e l’aver agito con crudeltà, insieme all’accusa di vilipendio di cadavere.

Il caso ha suscitato una grande indignazione, mettendo in luce la gravità della violenza contro le persone vulnerabili. La prima udienza dibattimentale è fissata per il 14 febbraio 2024 presso la Corte d’assise di Novara, dove sarà esaminata la condotta degli accusati e i dettagli dell’accaduto. Si attende con interesse l’esito del processo e le eventuali pene che potrebbero essere inflitte agli imputati. La vicenda di Giovanni Santus rappresenta un triste episodio di marginalizzazione e violenza, sollevando interrogativi sul rispetto della dignità umana e sulla sicurezza degli individui nella società.

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