Durante la cerimonia di conferimento delle insegne di Cavaliere del lavoro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto con favore i 25 nuovi cavalieri e i 25 nuovi alfieri, sottolineando l’importanza della responsabilità e dell’impegno per il futuro. Ha messo in guardia contro gli egoismi e le chiusure, evidenziando come questi non possano promuovere la crescita e il progresso. Rivolgendosi ai giovani, ha esortato a “prendersi il futuro”, sottolineando che il loro coinvolgimento non è un atto egoistico, ma un dovere.
Mattarella ha segnalato il significativo divario nel mercato del lavoro nazionale per la fascia d’età 20-34 anni, dove il tasso di disoccupazione dei giovani italiani è inferiore di 13 punti rispetto alla media dell’Unione Europea. Questo squilibrio, ha avvertito, aumenta il rischio di una perdita di talenti verso l’estero, portando a conseguenze preoccupanti per le generazioni future. Ha spiegato che, sebbene eventi straordinari come guerre e pandemie possano deviare la storia, l’investimento nelle giovani generazioni è cruciale per garantire il futuro.
Mattarella ha anche evidenziato la ripresa economica dell’Italia, sottolineando che, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, la vivacità delle imprese ha permesso una crescita dopo le crisi finanziarie e il rallentamento causato dalla pandemia di Covid. Il presidente ha osservato che, negli ultimi cinque anni, il PIL italiano è aumentato più rispetto a quello francese e tedesco, mentre l’occupazione e i contratti a tempo indeterminato sono in crescita. Le esportazioni continuano a mostrare risultati positivi, contribuendo al prodotto nazionale e dimostrando la capacità delle aziende italiane di affrontare le sfide della globalizzazione.
Inoltre, ha sottolineato che i dati di Bankitalia testimoniano un notevole progresso: la posizione netta dell’Italia all’estero era creditoria per circa 225 miliardi di euro, pari al 10,5% del PIL. Ha concluso affermando che è irragionevole che le agenzie di rating non prendano in considerazione questi dati positivi nella valutazione delle prospettive e dell’affidabilità dell’economia italiana.