L’indice Pmi manifatturiero italiano ha mostrato un risultato inferiore alle aspettative, fissandosi a 46,9, in calo rispetto al dato precedente di 48,3 e al consenso di 48,8. Nonostante questo, le borse europee hanno registrato un miglioramento, con Milano che guadagna lo 0,26%, in linea con Parigi e Madrid, mentre Londra è risultata la migliore con un incremento dello 0,70%. Il dato Pmi manifatturiero dell’Eurozona ha contribuito a queste performance; nonostante sia rimasto sotto il valore di 50, indicando contrazione, è aumentato da 45 a 46, superando leggermente le aspettative di 45,9. Per quanto riguarda altri Paesi, il dato tedesco è aumentato ma rimane a un livello basso di 43, mentre quello spagnolo ha registrato un risultato molto positivo a 54,5.
Nel settore del lusso, titoli come Moncler e Burberry sono stati oggetto di attenzione; Moncler ha perso lo 0,20% mentre Burberry è salita del 4,7%. Ci sono voci di settore secondo cui Moncler potrebbe valutare un’offerta per Burberry, creando un gigante dell’abbigliamento outdoor, ma Moncler non ha commentato queste speculazioni. In altri settori, particolarmente positivi sono stati i titoli industriali e petroliferi, con Diasorin che guadagna l’1,14% e Saipem l’1,22%, anche in seguito all’aumento del prezzo del petrolio, che ha superato i 75 dollari al barile con il Brent. Opec Plus, inclusa Arabia Saudita e Russia, ha deciso di rinviare l’aumento della produzione previsto a dicembre per contrastare il calo dei prezzi.
C’è un clima di attesa verso le elezioni americane, con i future di Wall Street leggermente positivi. Anche la decisione della Federal Reserve, attesa per giovedì sera, è un’altra variabile chiave, con previsioni di un taglio di 25 punti base. In Cina, i mercati hanno avuto una chiusura positiva, e si prevedono stimoli fiscali significativi da parte del Parlamento, con decisioni previste entro venerdì. Gli analisti si aspettano stimoli per almeno 280 miliardi di dollari, con aumenti più sostanziali in caso di vittoria di Trump, che ha minacciato dazi del 60% sui prodotti cinesi.