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martedì, 3 Dicembre, 2024
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Orban a Pontida: ‘Salvini è un eroe che difende l’Europa, processarlo è una vergogna’

Durante il trentaseiesimo raduno della Lega a Pontida, il premier ungherese Viktor Orban ha ricevuto un’accoglienza calorosa, con applausi e cori al suo arrivo. Orban ha elogiato Matteo Salvini, affermando che in Ungheria viene visto come un eroe per il suo operato nella chiusura dei confini e nella difesa degli italiani, sottolineando che ha difeso l’Europa e meriterebbe riconoscimenti piuttosto che processi penali. Ha definito il processo Open Arms una vergogna, incluso per la sinistra e l’Europa, affermando che Salvini è un patriota europeo e di sentirsi a casa.

Prima di Orban, Roberto Vannacci, eurodeputato e generale, ha fatto il suo ingresso tra l’enthusiasta folla di militanti. Ha risposto alle critiche riguardanti un presunto interesse a utilizzare la Lega per fini personali, dichiarando la sua intenzione di rimanere e di non fermarsi di fronte alle avversità. Ha evidenziato che un vento di cambiamento sta soffiando in tutta Europa, invitando i presenti a rimanere uniti.

Quando gli è stato chiesto se avesse intenzione di tesserarsi nella Lega, Vannacci ha evitato di commentare, ma ha confermato il suo sostegno a Salvini riguardo al caso Open Arms. Ha reagito con ironia a un militante che gli ha suggerito di non fondare un altro partito, sfidando i giornalisti presenti. Nel suo intervento, ha enfatizzato che chi critica la lega come un gruppo di estremisti non tiene conto che sono lì per rispettare il voto popolare e per un nuovo corso del partito, basato su sovranità, tradizioni e onore.

Riguardo alla proposta di cittadinanza avanzata da Tajani, Vannacci ha espresso disaccordo, affermando che la cittadinanza non dovrebbe essere venduta o regalata. Ha sottolineato che essa si guadagna, e ha notato la mancanza di reciprocità internazionale nei casi di nazioni che desiderano la cittadinanza italiana. Ha anche evidenziato che gli stranieri nati in Italia già possiedono la cittadinanza tramite lo ius sanguinis, interrogandosi sull’opportunità di offrire la doppia cittadinanza. Vannacci ha concluso sostenendo che le sole nazioni con lo ius soli sono quelle che si basano sull’immigrazione, come Stati Uniti, Canada, Brasile e Argentina.

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