2 Ottobre 2024

Organizzazione Militare e Estorsioni: Gli Imprenditori del Meazza Sotto Pressione

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Ieri, le forze dell’ordine hanno eseguito 19 misure cautelari e più di 40 perquisizioni per smantellare il tifo organizzato delle curve milanesi, rivelando attività illecite degli ultrà, inclusi estorsioni e collegamenti con la ‘ndrangheta. L’indagine ha rivelato dettagli inquietanti, tra cui la pianificazione da parte dei tifosi di organizzazioni militari per affrontare scontri con altre tifoserie e le forze dell’ordine. Gli ultras volevano dotarsi di armi e creare un gruppo “militarmente forte”, stabilendo legami con hooligans di altri paesi, come dimostrato dal tentativo di attacco da parte di un gruppo di hooligans catalani nel 2019.

L’inchiesta collega anche noti esponenti del tifo, come Andrea Beretta, ex capo della Curva Nord, e Ivan Luraschi, leader degli ultras dell’hockey Milano. Si è discusso di reperire materiali per combattere e organizzare scontri, con intercettazioni che rivelano la loro intenzione di usare armi per proteggersi. Le attività estorsive includevano richieste di vendita di birre a prezzi gonfiati ai bar dello stadio, causando danni economici significativi.

Inoltre, i pm evidenziano che l’Inter intrattiene rapporti indiretti con la criminalità organizzata nel tentativo di riguadagnare il controllo su tali situazioni. Entrambi i club, Inter e Milan, sono sotto indagine, ma non sono accusati direttamente. Un procedimento di prevenzione è aperto senza richieste di amministrazione giudiziaria.

Le perquisizioni hanno coinvolto anche membri legati a grandi nomi del calcio come Paolo Maldini e Christian Vieri, nel contesto di una scandalosa gestione dei parcheggi a San Siro. Durante le indagini, è stato perquisito anche il rapper Emis Killa, identificato in un’aggressione a uno steward, ma non risulta tra gli indagati.

Le misure hanno portato al sequestro di ingenti somme di denaro e armi. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiesto di accedere agli atti per determinare se ci sono stati danni per il Comune, sottolineando l’importanza di garantire che i club gestiscano le loro attività in modo appropriato. Le indagini mettono in luce non solo il grave problema del tifo violento, ma anche le interconnessioni tra sport, crimine e società.

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