Scoperto un disco liscio di detriti con quasi 100 miliardi di miglia di diametro che orbita attorno alla stella Vega. La scoperta, pubblicata su The Astrophysical Journal, è merito di una squadra di astronomi dell’Università dell’Arizona, che ha utilizzato i telescopi spaziali Hubble e James Webb della NASA. Il disco di Vega si presenta come un sistema misterioso, differente dagli altri dischi circumstellari osservati, e appare incredibilmente liscio. Una sorpresa per i ricercatori è stata l’assenza di prove di pianeti giganti che influenzano il disco, portando a una rivalutazione della varietà dei sistemi planetari.
Webb ha registrato il bagliore infrarosso di particelle di dimensioni simili alla sabbia, mentre Hubble ha osservato un alone esterno del disco, con particelle fini che riflettono la luce stellare. La distribuzione della polvere nel disco è stratificata, con i grani più piccoli spinti più rapidamente verso l’esterno dalla pressione della luce delle stelle. Queste osservazioni potrebbero fornire informazioni sulle dinamiche nei dischi circumstellari.
Il disco di Vega presenta un’area vuota a circa 60 unità astronomiche dalla stella, che equivale al doppio della distanza di Nettuno dal Sole. Ciò suggerisce che non ci siano pianeti, almeno delle dimensioni di Nettuno, in orbita a grandi distanze. Gli scienziati stanno esaminando come i dischi circumstellari possano influenzare gli attuali sistemi planetari, anche in assenza di pianeti visibili.
Vega, una stella matura, possiede un disco di polveri generato da collisioni tra asteroidi e detriti di comete. Questo materiale primordiale è presente da 450 milioni di anni. La polvere nel sistema solare proviene da corpi minori che rilasciano polvere a una velocità di circa 10 tonnellate al secondo, spinta dai pianeti, offrendo un metodo per rilevare esopianeti.
Il sistema di Vega è considerato insolito poiché la sua architettura differisce notevolmente dal nostro sistema solare. Sebbene studi simili su stelle vicine come Fomalhaut presentino dischi polverosi con tre cinture di detriti, la ragione per cui stabilire sistemi planetari sia riuscito in Fomalhaut e non in Vega rimane un mistero, stimolando domande sul ruolo dell’ambiente circumstellare o della stella stessa. Vega, una delle stelle più luminose, ha storicamente suggerito la presenza di materiali potenzialmente planetari, un’idea avanzata da Kant nel 1775, ma osservata solo nel 1984.