27 Settembre 2024

Oro Mondiale: Il Capolavoro di Lorenzo Finn, 17enne Ligure, Sotto il Diluvio di Zurigo

FINN MONDIALE 1

Magnifico Lorenzo! Ha dominato la corsa di 130 km, con 21 km di fuga solitaria, sotto una pioggia intensa, portando in Italia un oro che mancava da 17 anni. Questo trionfo è il risultato di un coraggio straordinario, un talento di alto livello e acume tattico. Lorenzo ha ereditato la maglia iridata che in precedenza era stata indossata da ciclisti come Evenepoel (2018) e Van der Poel (2013), l’ultimo italiano a vincerla era stato Ulissi nel 2006-2007. In totale, gli azzurri hanno conquistato 12 titoli mondiali.

Lorenzo Mark Finn, un genovese di soli 17 anni, ha dimostrato di avere potenzialità incredibili, arrivando alla vittoria con grande determinazione. Alla fine della gara ha dichiarato di aver capito immediatamente che quella sarebbe stata “la giornata più bella mai avuta in bici”. Quest’anno Lorenzo ha collezionato ben 8 vittorie, incluso il campionato italiano, e si è guadagnato un posto nei radar dei grandi team di ciclismo. È noto per le sue abilità sia in salita che nelle prove a cronometro.

La vittoria di Finn è un chiaro segno che il ciclismo giovanile italiano sta prosperando. Nonostante siano passati anni dalla vittoria di Ulissi, Finn rappresenta la dodicesima vittoria per il ciclismo giovanile italiano, seguendo i successi di Stefano Viezzi nel ciclocross e dei ciclisti su pista in competizioni recenti. Il suo successo è attribuibile anche al lavoro del tecnico Edo Salvoldi, noto per i suoi risultati eccezionali con le squadre femminili e ora anche con i giovani talenti maschili, dimostrando che il potenziale è in aumento.

Diego Ulissi ha seguito con attenzione la prova e ha commentato che Lorenzo ha realizzato una vera e propria opera d’arte. Ha paragonato la sua prestazione a quella di Remco Evenepoel, evidenziando come sia riuscito a prevalere sugli avversari con grande distanza. Finn, anche se non era molto conosciuto prima, ha finalmente mostrato a tutti il suo valore e le sue grandi potenzialità, apportando un contributo significante al futuro del ciclismo italiano.

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