Dal primo ottobre 2023, è stata introdotta la patente a punti per le aziende, una misura che mira a migliorare la sicurezza sul lavoro, ma ha sollevato numerosi dubbi e preoccupazioni. Questa iniziativa, istituita dal decreto legge n. 19 del 2 marzo 2024 e successivamente convertita in legge il 29 aprile, è ufficialmente conosciuta come “patente a crediti nei cantieri temporanei o mobili”. La normativa operativa è stata chiarita solo recentemente, alla fine di settembre. Contrariamente a quanto si pensava inizialmente, non riguarda solo il settore edile, ma si applica a tutte le imprese e lavoratori autonomi coinvolti in cantieri per costruzioni, riparazioni, manutenzioni e altre attività, comprese opere stradali, ferroviarie e idrauliche.
Il sistema prevede che ogni azienda inizi con un punteggio di trenta punti e le violazioni delle norme di sicurezza comportano una perdita di crediti: cinque o dieci punti per infrazioni minori, e fino a venti per incidenti gravi, incluso il caso di un infortunio mortale. Per continuare a operare nei cantieri, un’azienda deve mantenere almeno quindici punti.
Nonostante le buone intenzioni, il meccanismo della patente a punti ha attirato critiche da parte di lavoratori, sindacati e associazioni, che lo reputano burocratico e complicato, specialmente per le piccole imprese. Alcuni temono anche che il sistema permetta un recupero troppo facile dei punti, riducendo l’efficacia delle sanzioni. Inoltre, fino al 31 ottobre, le aziende possono operare con una semplice autocertificazione, creando incertezze riguardo all’applicazione delle norme di sicurezza.
Esiste anche una mancanza di chiarezza sui subappalti: chi garantirà che le aziende in subappalto rispettino i protocolli di sicurezza? Inoltre, si solleva un interrogativo morale: è accettabile valutare la vita di un lavoratore come equivalente a venti punti, che possono essere persi e poi riottenuti? Le preoccupazioni riguardano non solo la funzionalità della norma, ma anche l’effettiva protezione dei lavoratori in un settore che presenta rischi elevati. In sintesi, nonostante la patente a punti possa rappresentare un avanzamento nella sicurezza nei cantieri, le sue implicazioni pratiche necessitano di ulteriori chiarimenti e miglioramenti.